Caulonia, intervista a Keita Moussa: il giovane arrivato da lontano che ama la scuola
di Cristiano Fantò
Keita Moussa è arrivato dal Mali diversi anni fa. È stato ospite dei progetti di accoglienza gestiti dalla Cooperativa Pathos nei comuni di Benestare e Caulonia. La sua è una storia di sacrifici ma anche di perfetta integrazione, e il suo amore per la scuola lo ha portato a diplomarsi con il massimo dei voti (100/100) presso l’Istituto I.P.S.I.A. di Siderno.
Ecco la sua intervista.
Ciao Keita. Da quanto tempo ti trovi in Italia? Quando hai iniziato a frequentare la scuola?
Buongiorno, grazie per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia storia.
Vivo in Italia da circa sei anni. Inizialmente sono stato ospite del progetto di accoglienza per Minori Stranieri Non Accompagnati di Benestare, dove ho iniziato il mio percorso scolastico iscrivendomi all’istituto I.P.S.I.A. di Siderno; una volta diventato maggiorenne, sono entrato a far parte del progetto SAI Adulti di Caulonia. Qui, grazie ai consigli della maestra Marta Placanica, ho trovato la forza per continuare gli studi e coltivare le mie passioni.
Come ti sei trovato a scuola nel corso degli anni?
Benissimo. I miei compagni mi hanno sempre trattato con affetto e rispetto, facendomi sentire incluso e partecipe. Anche i professori mi hanno costantemente supportato. Conservo infatti un bellissimo ricordo di ognuno di loro. Sono particolarmente grato al Professore Giannotti e alla Professoressa Monteleone, capaci di incoraggiarmi con pazienza anche nei momenti di difficoltà che talvolta ho attraversato. Sono felice di essere riuscito a diplomarmi con il massimo dei voti, e so che la mia famiglia è fiera di me.
Come ti sei trovato all’interno dei progetti di accoglienza?
Molto bene, mi sento fortunato e sono riconoscente a tutte le persone che ho incontrato, perché mi hanno offerto massimo supporto e mi hanno stimolato a migliorare e a studiare, permettendomi di maturare e di diventare la persona che sono oggi. All’interno dei progetti di accoglienza ho conosciuto grandi professionisti, dotati di sensibilità ed empatia. Per questa ragione, Pathos sarà sempre come una famiglia per me.
Durante questi anni, hai potuto svolgere anche dei tirocini formativi. Che esperienza è stata?
Esatto. Ho svolto il tirocinio formativo presso la carrozzeria Topcar di Caulonia. È stata un’esperienza molto importante, perché ho potuto acquisire tante competenze preziose che mi torneranno sicuramente utili in futuro. Inoltre, grazie all’aiuto del Preside della scuola che ho frequentato, ho avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio formativo presso l’Hotel Partenone a Riace, formandomi come pizzaiolo.
Cosa ti senti di dire ai giovani che, come te, arrivano in Italia da un Paese lontano?
A chi, come me, è arrivato in Italia dopo aver affrontato un lungo viaggio in cerca di un avvenire migliore, suggerisco di credere sempre nei propri sogni. Consiglio a tutti di imparare bene la lingua italiana: è uno strumento fondamentale per riuscire a integrarsi concretamente nella terra ospitante. Inoltre, è importante studiare per diventare persone più consapevoli e fare del proprio meglio per inserirsi nel mondo del lavoro, in modo tale da diventare indipendenti e progettare il proprio futuro.
Cosa diresti, invece, ai tuoi coetanei italiani?
Prima di tutto, ci tengo a ribadire che i giovani incontrati in Italia mi hanno sempre aiutato, e per questo sono grato. Vorrei ricordare loro che sono fortunati a poter crescere circondati dall’affetto della propria famiglia. È importante che lo ricordino e che lo apprezzino sempre, perché non è scontato.
Che progetti hai per il futuro?
In futuro mi piacerebbe riuscire a trovare un lavoro stabile, così da poter restare in Calabria. Amo molto questa terra, quindi mi auguro di poter continuare a viverci e di non dover partire in cerca di nuove opportunità lavorative.
nedì 21 luglio.