
Definisci bambino
di Cristiano Fantò
Bambino è colui che ha diritto di crescere preoccupandosi soltanto di giocare.
Bambino è colui che ha diritto di andare a scuola, e imparare, e scoprire, e capire.
Bambino è colui che ha diritto di immaginare un futuro all’altezza dei propri sogni.
Bambino è colui che ha diritto di guardare con stupore a ciò che lo circonda.
Bambino è colui che ha diritto di piangere per motivi futili che, ai suoi occhi, appaiono importanti.
Bambino è colui che ha diritto a essere consolato da braccia pronte a stringerlo in un abbraccio.
Bambino è colui che ha diritto di tendere la mano e trovare quella della propria madre.
Bambino è colui che ha diritto di sbagliare, e di provare ancora.
Bambino è colui che ha diritto di essere guidato con amore lungo il percorso della vita.
Bambino è colui che ha diritto a non avere paura del presente e può rimandare il futuro al domani.
Bambino è colui che ha diritto di credere che il mondo possa essere migliore di così.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi deve lottare tra le macerie per un tozzo di pane e un sorso d’acqua.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi vede la propria casa sgretolarsi, fino a farsi polvere e ricordi.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi ha imparato a fare i conti con la morte ancor prima di scoprire quanto sia bella la vita.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi scandisce le ore tra lacrime e preghiere.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi vaga in mezzo al nulla, alla ricerca di un genitore che non c’è più.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi riconosce nel fragore delle bombe la colonna sonora della propria quotidianità.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi viene ucciso senza una ragione.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi ha terrore del presente e non crede più nel futuro.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi è stato privato per sempre del diritto a essere soltanto un bambino.
Bambino 𝐧𝐨𝐧 è chi ha appreso troppo presto quanto gli adulti possano essere crudeli.
A Gaza, di bambini non ne esistono più.
Li abbiamo uccisi tutti. Anche quelli che, ancora, sopravvivono.
