L’editoriale dell’editore

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È da qualche mese che ci ragionavamo sopra, io e altri tre colleghi. Anzi, amici. Meglio. Rende in modo più efficace l’idea. Ricomincio. È da qualche mese che io e tre amici ci ragionavamo sopra. Volevamo trovare un modo per unire le nostre competenze e le nostre capacità per costruire qualcosa di unitario, rispondente alle esigenze e ai sogni di ognuno. Volevamo trovare un modo per crearci quelle opportunità che da sempre cerchiamo ma che a fatica, in questa terra, si trovano. Volevamo trovare un modo per essere autonomi, indipendenti, per non avere padroni e nemmeno padrini. Volevamo trovare un modo per dimostrare che è tempo di finirla con le lacrime e i piagnistei su quanto ingiusta e priva di possibilità di sviluppo sia questa terra.
Ci abbiamo ragionato, ne abbiamo discusso e a gennaio abbiamo deciso di costituire la cooperativa Sankara. Sankara come quel Thomas ribelle e carismatico da molti meglio conosciuto come il Che Guevara africano. L’uomo che cambiò il nome di Alto Volta in Burkina Faso, divenendone il primo Presidente. Il politico rivoluzionario che attuò riforme radicali per contrastare l’imperante povertà, per combattere il flagello dell’Aids, e che con una campagna per la riduzione della spesa pubblica e una drastica lotta alla corruzione, tolse numerosi privilegi a politici e ai potenti militari. Vendette le Mercedes in uso ai ministri, sostituendole con le più economiche Renault 5. Si decurtò lo stipendio, arrivando a guadagnare 450 dollari al mese. Molte volte era costretto a chiedere prestiti ai genitori poiché non aveva denaro.
In omaggio a questo grande uomo del secolo scorso abbiamo intitolato la nostra cooperativa. Che io, su incosciente e sprezzante volontà dei miei amici, rappresento in qualità di amministratore unico.
Sono tante le cose che abbiamo in mente di fare. Decidere di creare e pubblicare questo nuovo giornale web di informazione localissima, che provocatoriamente abbiamo chiamato ciavula.it, è stata la prima. Perché sentivamo la necessità di avere uno spazio nostro, libero e indipendente, gestito come pare e piace a noi.
Saremo autonomi e non asserviti a nessuno. Non strizzeremo l’occhio alle ‘ndrine, non sputeremo gratuitamente fango e menzogne a destra e manca con lo scopo unico di creare polemiche e aumentare le visualizzazioni del sito in modo ignobile e meschino. Non saremo i pennivendoli al servizio di nessuno. Non saremo i cecchini dell’informazione al soldo del miglior offerente. Non saremo gli intellettualoidi ostinatamente controcorrente per il solo gusto di apparire alternativi e più fighi degli altri.
Saremo noi, ragazze e ragazzi di Calabria con tanta voglia di fare. E di raccontare. A Giovanni Maiolo, direttore responsabile della testata l’onore e l’onere di guidare questa nuova e scalpitante squadra.

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