Il sentimento religioso che a Caulonia diventa arte

Il sentimento religioso che a Caulonia diventa arte

Caulonia, come ogni anno, è in piena Settimana Santa. Tra i vari riti prosegue un’ antica tradizione popolare particolarmente apprezzata e attesa ossia la visita presso gli “Altari della Reposizione”, comunemente noti nel linguaggio popolare come “sepolcri”. Si tratta di spazi allestiti all’ interno delle varie Chiese allo scopo di riporre e conservare, al termine della Messa del giovedì Santo, le ostie consacrate che serviranno per la comunione del venerdì, giorno in cui non si offre il sacrificio della Messa. Il “tabernacolo” che conterrà l’ Eucarestia potrà essere in vista o nascosto. Chiarito il contesto religioso dell’ evento è giusto dedicare attenzione anche all’ impegno profuso da chi si dedica alla realizzazione di questi “altari” che spesso si rivelano delle vere e proprie opere d’arte scenografica: tridimensionali o dipinte.

Questo è il caso di tre parrocchiani cauloniesi d’ eccellenza che ogni anno e in diverse occasioni (dalla realizzazione del presepe alla creazione dei carri di carnevale) mettono a disposizione della comunità tempo e maestrìa: Emilio Fameli, Massimo Gallo e Francesco Monteleone che si occupano dell’ allestimento del “sepolcro” nella Chiesa Matrice. Stabilito con largo anticipo il tema da trattare, che solitamente viene deciso in seguito al confronto fra le confraternite, il parroco e i collaboratori addetti alla sua realizzazione, si procede alla progettazione della scena biblica da evocare sulla base delle indicazioni spirituali fornite.

artisti sepolcro - articolo

Sin da subito lo spazio vuoto individuato per l’ occasione prende forma attraverso una straordinaria capacità creativo-immaginativa nelle menti di Emilio, Massimo e Francesco. Giunto il momento dell’allestimento non gli resta che mettersi all’opera: e allora via libera a tutto ciò che la loro “sensibilità di artisti” suggerisce. Ognuno contribuisce alla realizzazione dell’ “altare” mettendo a disposizione le proprie specifiche peculiarità: che vanno dalla pittura alla rappresentazione scenica dal punto di vista della prospettiva, dalle decorazioni alla costruzione di strutture in legno sino al sapiente gioco di luci ed effetti sonori. Grazie all’ interazione del loro talento uno spazio dapprima invisibile inizia a “contenere il tutto” diventando la rappresentazione tangibile di quel sentimento religioso che contraddistingue l’ animo dei cauloniesi.

Così, a conclusione della messa detta in “Coena Domini”, durante la quale si rivivrà la Pasqua sacramentale e si svolgerà la lavanda dei piedi al fine di rinnovare simbolicamente l’ impegno personale a “vivere in umiltà e al servizio dell’ altro”, invito tutti a non perdere questo appuntamento e a girovagare per le suggestive stradine del paese per ammirare i vari capolavori che sono stati realizzati. In particolare quello di notevole impatto visivo ideato da Emilio, Massimo e Francesco, un trio che contempla al suo interno non soltanto degli artisti ma anche delle persone sempre pronte a spendersi gratuitamente per la loro comunità.

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