I chiarimenti di Riccio sul bilancio comunale

I chiarimenti di Riccio sul bilancio comunale

Riceviamo dell’ufficio del Sindaco di Caulonia e pubblichiamo:

Foto Riccio

Oggetto: dal bilancio di competenza al bilancio di cassa

Prima di creare inutili allarmismi e gettare ombre inesistenti sul Comune di Caulonia, mi sembra opportuno chiarire come cambia l’assetto del bilancio comunale in seguito alla nuova riforma contabile degli Enti locali.

La legge n° 35 del 2013 ci ha consentito il pagamento dei debiti scaduti della pubblica Amministrazione. E’ stata utilizzata da tutti i Comuni d’Italia ed ha consentito ad alcuni Comuni di evitare il dissesto finanziario. Questa Amministrazione, con grande senso del dovere e senza avere delle responsabilità in prima persona nella determinazione della maggior parte dei debiti che si sono accumulati negli ultimi 20 anni, ha aderito alla legge sblocca debiti cercando di risanare il Comune. Non farlo sarebbe stato un atto irresponsabile. Lo abbiamo fatto senza puntare il dito contro nessun amministratore che ci ha preceduto.

Dare delle cifre inesatte, definendole “disavanzo tecnico” o debiti che il Comune ha nei confronti di terzi, come erroneamente ha detto qualche consigliere di minoranza, è profondamente sbagliato e denota una scarsa conoscenza della nuova normativa sui bilanci degli Enti locali.

La riforma contabile degli Enti locali prevede il “Riaccertamento straordinario dei residui” e la creazione del “Fondo crediti dubbia esigibilità” .

Qualcuno si chiederà: cosa sono questi residui?

I residui attivi sono dati dalla differenza tra le entrate che si erano previste di incassare e  le riscossioni (cioè le entrate effettivamente incassate) e rappresentano dei crediti che il Comune vanta nei confronti di terzi.

I residui passivi sono dati dalla differenza tra gli impegni, cioè le spese che il Comune prevedeva di fare, ed i pagamenti che effettivamente il Comune ha fatto e rappresentano dei debiti che il Comune ha nei confronti di terzi.

 Volendo riassumere in modo molto semplice possiamo dire che i residui attivi e passivi rappresentano quella quota di denaro in entrata(residui attivi) o in uscita (residui passivi) che non è transitato nelle casse comunali.

Fino ad ora i residui attivi e passivi venivano riportati di anno in anno nei bilanci fino al loro effettivo pagamento( o alla cancellazione per altre ragioni).

 Il “Riaccertamento straordinario dei residui” consiste nella verifica, cancellazione e reimputazione dei crediti e dei debiti ereditati dagli esercizi precedenti. Questo ha comportato, non solo per il Comune di Caulonia ma per tutti i Comuni Italiani, un’ alterazione del risultato di Amministrazione accertato con il rendiconto dell’esercizio 2014.

La nuova normativa prevede la cancellazione di quei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni perfezionate e la reimputazione nei bilanci 2015/16/17 di quei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili al 31/12/2014.

Il disavanzo tecnico di Amministrazione risultante dal riaccertamento straordinario dei residui non è di  -253.664,47 euro.

Accanto al riaccertamento straordinario dei residui, la nuova normativa prevede il calcolo del

“Fondo crediti dubbia esigibilità”. Si tratta di un fondo che obbligatoriamente il Comune ha dovuto calcolare e che scaturisce da una media tra il totale incassato ed il totale accertato negli ultimi 5 anni e che quindi è espressione della capacità di realizzazione degli incassi.

 Il fondo crediti di dubbia esigibilità è di  -3.028.358,19 .

Questa cifra  non è fissa ma si può abbassare migliorando la capacità di incassare del Comune.

Dopo il riaccertamento straordinario dei residui ed il calcolo dei debiti di dubbia esigibilità, la quasi totalità dei Comuni si è trovata di fronte a cifre considerevoli(la cifra del Comune di Caulonia è irrisoria).Per questo la nuova normativa prevede, per tutti i Comuni, un piano di ammortamento con quote annuali per 30 esercizi. Pertanto, la quota annuale che scaturisce dal disavanzo tecnico ripartita in 30 anni ( circa 100.000 euro ), comporterà una riduzione della capacità di spesa in quell’esercizio finanziario.

Mi sembra chiaro che, dal 1 Gennaio 2015, c’è stato un profondo cambiamento nell’assetto dei bilanci degli Enti locali passando da un bilancio di competenza ad un bilancio di cassa: è possibile spendere solo e soltanto se si è in grado di pagare.

Detto questo, mi sembra strumentale confondere i debiti di un Comune con il radicale cambiamento dell’assetto del bilancio dell’Ente.

 

Il Sindaco

Giovanni  Riccio

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