Partito il progetto “Solidamente”

Partito il progetto “Solidamente”

Al via il progetto solidamente
Una rete sul territorio regionale contro la tratta degli immigrati
Una rete regionale per fermare lo sfruttamento delle vittime di tratta. È partito ufficialmente il progetto SolidaMente, che intende contrastare il dilagarsi di questo fenomeno nelle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, migliorando l’integrazione socio occupazionale degli immigrati. Finanziato dal Por Calabria FSE 2007 – 2013, ASSE V – Transnazionalità e Interregionalità, Obiettivo Operativo n. 2, il progetto è stato presentato dall’Associazione Interculturale International House che, dal 1996, opera con i migranti, offrendo gratuitamente corsi di alfabetizzazione in lingua italiana e opportunità di socializzazione e valorizzazione della propria cultura, in partnership con Recosol, la Rete dei Comuni Solidali che si occupa di promuovere la cooperazione decentrata nei Paesi in via di sviluppo e di creare iniziative per migranti e stranieri residenti nei comuni aderenti e il Centro Italiano Femminile provinciale di Reggio Calabria, impegnato nell’accoglienza e nell’assistenza delle donne vittime di violenza.
Puntando sull’esperienza dei diversi soggetti coinvolti, il progetto intende aggiungere un tassello al percorso d’integrazione sociale degli immigrati, associando alla semplice pronta accoglienza, percorsi di motivazione, empowerment, formazione e tirocini professionalizzanti che consentano un efficace ed effettivo inserimento degli stranieri nella nostra società.
In particolare, è prevista la realizzazione di 4 sportelli d’ascolto, informazione ed orientamento presso la sede dell’Associazione Re.co.sol nel comune di Gioiosa Ionica, la sede dell’Associazione interculturale International House a Reggio Calabria, nonché presso i locali dei Comuni di Acquaformosa (CS) e Carlopoli (CZ). Qui sarà sperimentato l’approccio innovativo del Drop in Center, un modello d’interazione che grazie al coinvolgimento di professionalità diverse (operatori sociali, mediatori interculturali, psicologo, consulente legale, ecc.) agisce in modo che l’utente sia posto nelle condizioni di analizzare il proprio problema, ricercare soluzioni e pianificare il proprio progetto formativo – professionale e sia agevolato nella messa in atto del proprio piano di azione. Per favorire l’inserimento lavorativo delle persone immigrate, si creeranno dei percorsi formativi individualizzati e/o di gruppo mirati all’acquisizione delle competenze chiave di base e trasversali, integrate da tirocinio formativo per sviluppare competenze pratico-operative e capacità relazionali e sociali. Il progetto è rivolto ai soggetti richiedenti asilo politico e ai rifugiati provenienti da vari Paesi africani e del Medio Oriente presenti nei comuni Re.co.sol che partecipano al progetto; alle donne vittime di violenze e tratta entrate in contatto con il CIF provinciale; agli immigrati che hanno partecipato a interventi attuati dall’Associazione Interculturale International House, a rischio di grave sfruttamento sessuale e/o lavorativo.
Un tassello importante per sottrarre il business dell’immigrazione alla criminalità organizzata.

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