Antonio Chiera ci scrive contro il parcheggio selvaggio

Antonio Chiera ci scrive contro il parcheggio selvaggio

Riceviamo da Antonio Chiera e pubblichiamo nella rubrica “Dillo alla Ciavula”:

Di Antonio Chiera

C’è poco da capire se non, che tutto è lecito!!! Procediamo con le “multe morali”

Il comune, come chi, dovrebbe controllare, sembrano essere totalmente assente e privi di sensibilità al parcheggio selvaggio…

Lancia una nuova campagna di sensibilizzazione per il rispetto delle regole sulla strada, in particolare per evitare i parcheggi selvaggi che provocano gravi disagi ai pedoni.

Lasciare un’auto in divieto di sosta, magari davanti a uno scivolo, provoca conseguenze che spesso vengono sottovalutate dalla maggior parte degli automobilisti.

E chiaro che nessun commento serve se non capire che….. l’incivilta’ supera ogni immaginazione, pensando per chi fa l’infrazione che tutto è nella norma….

Un parcheggio in divieto di sosta può implicare l’annullamento del diritto dei disabili a muoversi in città. Ma anche solo un disagio per una semplice passeggiata con i bambini sul passeggino: quante volte abbiamo visto mamme e papà costretti a pericolosi slalom tra le auto perché qualcuno aveva bloccato un passaggio sul marciapiede?

Per chi è costretto a muoversi in carrozzina la situazione è ancora peggiore.

Già le barriere architettoniche limitano gravemente la libertà di spostamento, se poi aggiungiamo le auto che ostruiscono i passaggi o che occupano aree di sosta riservate ai disabili allora la situazione diventa insostenibile.

Se poi aggiungi che in piena stagione estiva sulla passeggiata vicino al mare trovi addirittura una piazza adibita a parcheggio compresa di autocarri?

La distribuzione di “multe morali” agli automobilisti che non rispettano le regole, a partire da quelle del buonsenso e dell’educazione per finire con quelle del codice della strada, visto che chi dovrebbe pare non vedere tutto questo.

La multa nel comune di Caulonia è stata sempre “simbolica”, considerato che non “esiste” praticamente un vero nucleo di POLIZIA MUNICIPALE, altrimenti non è possibile assistere indifesi a tutto questo “scempio” almeno il buon senso a spingere chi ha sbagliato a una semplice riflessione:

quali conseguenze ha provocato il mio parcheggio? Chi ho danneggiato, magari senza neanche rendermene conto?

La “multa morale” potrebbe essere un punto di partenza per recuperare atteggiamenti superficiali, non certo una punizione moralista e bigotta.

Un pezzo di carta che ci può far riflettere su quanto i nostri comportamenti quotidiani possano nuocere a persone che già hanno molti problemi con cui convivere ogni giorno.

Nella speranza che chi riceve una “multa morale” possa poi, diventare un attivista e convincere altre persone, distribuendo le “multe morali”, a parcheggiare correttamente rispettando il prossimo e la città in cui viviamo.

Invito, prima di tutto il Sindaco Ninni Riccio in qualità di Comandante del Corpo di Polizia Municipale, ogni tanto e non sempre, di occuparsi dei propri “ospiti” che, magari, per la prima volta visitano il comune di Caulonia, affinché una volta finita la vacanza si ricordino solo delle cose positive che questa terra offre e non della inciviltà che pare, ma forse mi sbaglierò regna sovrana ed indisturbata per pe vie cittadine, con la totale assenza di chi dovrebbe controllare il minimo garantito.

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