Cronaca Locride: tenta di disfarsi della cocaina. Arrestato

Cronaca Locride: tenta di disfarsi della cocaina. Arrestato

Riceviamo e pubblichiamo:

 

OPERAZIONE “JAMAICA” – TENTA DI DISFARSI DI 15 GRAMMI DI COCAINA CUSTODITI NELLA PROPRIA ABITAZIONE. ARRESTATO.

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Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di San Luca hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, Antonio Pelle, macellaio 47enne di Benestare, padre di Sebastiano, cl.1994, sottoposto agli arresti domiciliari nell’operazione convenzionalmente denominata “Jamaica”, a cui i militari del Gruppo Carabinieri di Locri hanno dato esecuzione alle prime luci dell’alba di ieri 30 giugno, eseguendo 7 provvedimenti cautelari emessi nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo ed in concorso fra loro, per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, avendo gli stessi partecipato attivamente alla coltivazione di 9 piantagioni di cannabis indica occultate in pieno Aspromonte, il cui prodotto, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato oltre 1 milione di €uro.
All’atto dell’irruzione degli operanti nell’abitazione per arrestare il figlio ed effettuare la prevista perquisizione domiciliare, il PELLE ha tentato invano di disfarsi di 8 dosi di sostanza stupefacente – 15 grammi complessivi – e di un bilancino di precisione, lanciando il tutto, avvolto in una busta in plastica, dalla finestra del primo piano dell’abitazione. Tale gesto non è però passato inosservato ai Carabinieri che nel frattempo avevano circondato anche il perimetro esterno dell’immobile, i quali, recuperato lo stupefacente – successivamente opportunamente repertato e sottoposto a sequestro – hanno accertato, mediante un test speditivo, che si trattava di cocaina.
Pertanto, alla luce di quanto contestatogli, il PELLE è stato tratto in arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Locri, Dottor Vincenzo TOSCANO, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di residenza in attesa dell’udienza di convalida.

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L’arresto in questione conferma ulteriormente il vincolo di strette parentele che lega fra di loro i soggetti coinvolti nell’operazione “Jamaica”: in questo caso l’arrestato è padre di un indagato, sottoposto agli arresti domiciliari in esecuzione del provvedimento cautelare eseguito ieri. Infatti, tra gli arrestati di ieri 2 erano fratelli (PELLE Domenico e Giuseppe), altri due, rispettivamente, padre e figlio (PELLE Domenico e Sebastiano – all’epoca ancora minorenne), due zii e 3 nipoti (nell’ordine, BRANCATISANO Giuseppe zio di BRANCATISANO Antonio, nonché PELLE Giuseppe zio dei 2 PELLE Sebastiano).

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