Intervista a Federica Roccisano, neo assessore regionale

Intervista a Federica Roccisano, neo assessore regionale

La tua nomina ad assessore della Regione Calabria per noi e per molti è stata una felice sorpresa. Tu da quanto sapevi che avresti assunto questo incarico?

La nomina ad assessore è stata una bella sorpresa anche per me: ieri ho ricevuto la telefonata del Presidente Oliverio e, ovviamente, ho dato subito e con grande soddisfazione la mia disponibilità.

Con quale spirito ti appresti a rivestire questo importante ruolo?

Le deleghe che il presidente ha scelto di affidarmi sono importanti e richiedono un’attenzione particolare proprio per la situazione di emergenza in cui si trovano i calabresi oggi. Sono già tante le idee che ho in mente a partire dallo sforzo che dobbiamo mettere in campo per ridare dignità al lavoro di tutti i precari costretti oggi a vivere giorno per giorno senza sapere cosa sarà di loro a distanza di un anno o persino di un mese.

Sai già quali saranno i tuoi primi impegni?

I miei primi impegni sono già scritti nelle deleghe: lavoro e politiche sociali, puntando a mantenere i due aspetti in equilibrio. Il lavoro infatti è un emergenza, ma le politiche sociali sono uno strumento dal quale non si può prescindere se vogliamo davvero dare un segnale di cambiamento. Il mondo della cooperazione sociale come dell’associazionismo è oggi una realtà senza la quale una comunità non riuscirebbe ad andare avanti, dal momento che sono loro che coprono i servizi di welfare che oggi il livello centrale non finanzia più ai comuni; penso agli asili nido, all’assistenza domiciliare, all’assistenza ai disabili e anche ai diversi servizi dedicati ai minori. Investire su questo settore equivale anche ad investire a cascata nel lavoro e per un livello maggiore di qualità della vita nel nostro territorio, e i recenti dati sulla fuga dei giovani dal Sud Italia ci dicono che sono proprio questi, lavoro e qualità della vita, i fattori che spingono i giovani ad andare via.

federica roccisano

Cosa pensi del reddito di cittadinanza?

Chi mi conosce sa che per parte dei miei studi ho frequentato la Norvegia e da allora seguo, per interesse personale, le vicende relative al welfare nel Nord Europa quasi invidiando il coraggio di quelle politiche innovative, tanto che ad un certo punto mi sono rassegnata e ho pensato che il dibattito in merito non si sarebbe mai aperto in Italia e che saremmo rimasti fermi al nostro welfare familistico. Oggi qualcosa è cambiato anche per via della crisi economica attuale. Sia il Partito Democratico che Sel che il Movimento 5 stelle hanno capito che occorre dare un segnale e raggiungere il livello degli altri Paesi. Siamo gli unici in Europa a non prevedere interventi a sostegno della “capacità di vita” degli individui, pertanto confido nella volontà del Pd, grazie anche al lavoro di Area Riformista, di portare avanti questa idea. Personalmente darò il mio contributo affinché la Regione Calabria non sia da meno, sia pronta a rispondere al livello nazionale e punti già da subito ad attivare nuovi strumenti di welfare e workfare.

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