Ismael: “Gioiosa è casa mia”

Ismael: “Gioiosa è casa mia”

Buongiorno a tutti, mi chiamo Sawadogo Soumaila, ma tutti mi chiamono Ismael, vengo dal Burkina Faso, ho 24 anni, sono nato il 2 marzo 1991 ha 11h20. Sono arrivato in Italia, a Reggio Calabria, otto mesi fa e ora vivo a Gioiosa Ionica. Sono inserito nel progetto Re.Co.Sol di Gioiosa Ionica, ho lasciato il mio paese dopo che mio padre è stato ucciso. Mio padre era un giornalista. Ho dovuto lasciare la scuola per scappare con mia madre per andare in Costa d’Avorio, è lì che sono cresciuto non sono più potuto andare a scuola perché la mamma non lavorava. Quindi io ho iniziato a lavorare a 14 anni per sopravvivere fino a quando sono scappato per trovare un futuro più bello. Nella mia vita ho vissuto molte difficoltà, sono stato più di sei mesi senza lavorare e ho visto come è la vita da povero, e vedere la mamma che pensava sempre a me era insopportabile. Un giorno un signore mi ha parlato di un lavoro in Niger, io ho accettato subito, così sono andato a casa per parlare con la mamma e lei non voleva che io parto per andare lontano da lei. Io le ho fatto capire che devo lavorare per avere un futuro e stare bene ma lei non voleva capire. Sono andato a parlare con un nostro amico per farlo parlare con lei e cosi che lei ha accettato e mi ha dato la benedizione per andare. Sono stato in Niger un mese e poi ho deciso di partire in Libya perchè lì si lavorava di più e avevo l’opportunità di rendere felice la mamma. Sono andato sensa parlare con lei, ho visto molti difficoltà in deserto: i cadaveri delle persone erano tantissimi. Ho fatto 8 giorni prima di essere in Libya la mia energia era la mamma, capire come fare perche lei si senti bene. Ho lavorato 10 mesi li e ogni mese, il primo giorno del mese, le ho sempre mandato i soldi. Ma lei era sempre preoccupata per me. Poi sono arrivato qua in Italia, questo viaggio mi ha dato molta esperienza di vita.

ismael

In questo momento ho la gratitudine verso questo paese di libertà, di pace e di giustizia. Soprattutto verso la marina italiana: vedere queste persone che rischiano la loro vita per salvare altre persone mi ha colpito molto. Io sono musulmano ma vedere papa Francesco che parla sempre de l’immigrazione, che cerca sempre di aiutarci, che parla sempre di pace veramente sono senza parole. La cosa che posso dire che Dio gli da duecento anni e più per essere sempre coìi. Qua a Gioiosa veramente mi sento come fossi a casa mia de persone chi mi considerano come se mi conoscono da sempre. Ci sono molti persone chi mi salutano e parlano con me ci sono pure altri chi non vuoi sapere niente di me, a me non da nesune fastidio pure in Africa ci sono pure de persone chi non mi amano la cosa piu inportante è che io mi voglio bene e basta. Vedere il sindaco lui chi è una persona inportante chi ferma la sua macchina per salutarmi che mi respecta mi ha sempre colpito. Queste persone chi mi hanno dato loportunita davere una casa avere il cibo chi mauita quando sono malato e chi ma fatto avvere la ligenza media mi sento fortunato e mi piacerebbe averre una ragazza che mi capice e mi vuole bene. Quello che poso dire grazie mille dal profonde del mio cuore vedere tantisimi italiani festegiare la festa di ramadan con noi musulmani ere una cosa bellissima. Il mio sogno è di vedere cristiani e musulmani insieme per la pace e la liberta di mondo e credo che posiamo lo fare insieme il futuro del mondo è dintro le mani de noi giovani, grazie. Un’altra cosa che mi ha colpito è che a Benestare cèra un ragazzo chi è morto lanno scorso e oggni anno vedere de centinaio di persone chi si racolgonno per pregare per lui mi fa amare queto paese di piu. In questo momento ho fame non di cibo ho fame della gustizia la gustizia per il mio padre. Voglio dire grazie a tutti per quello che fate per me. Vive la liberta, vive pace, vive la gustizia, vive litalia. Ha presto.

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