Continuano le intimidazioni alla Coop “Giovani in vita”

Continuano le intimidazioni alla Coop “Giovani in vita”

Riceviamo dalla Cooperativa Sociale “Giovani in vita” e pubblichiamo:

Sinopoli 27 agosto 2015

quale sarà la prossima mossa?!?

Dopo quanto successo giorno 11 agosto, il furto del trattore e dell’attrezzatura, e dopo il susseguirsi di azioni finalizzate all’isolamento della cooperativa; isolamento mirato ad impedire che la giovaninvita prosegua il suo lavoro sui terreni sequestrati alla ndrangheta, stamattina sul cancello di ingresso del fondo agricolo vicino al capannone nel quale avevano già perpetrato il furto del trattore, sito in agro del comune di Anoia, abbiamo ritrovato un masso posto in mezzo alla strada di accesso al fondo stesso, ad impedire l’ingresso dei nostri mezzi e sul cancello un cartello appeso ad una croce ornata di fiori in cima.

giovaninvita

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A questo punto la domanda sorge in noi in modo impetuoso, quale sarà la prossima mossa in questo crescendo rossiniano, iniziato con l’isolamento, continuato con il boicottaggio, reiterato con i furti, attualizzato con le minacce di morte.

Quale sarà la prossima mossa di questo antistato che si fa forte con i deboli, e si allea con i poteri forti.

Quale sarà la prossima mossa di questo antistato per impedirci di lavorare i fondi agricoli sequestrati alla ndrangheta, per la coltivazione dei quali la nostra cooperativa paga un congruo fitto all’amministrazione giudiziaria dell’azienda sequestrata.

Quale sarà la prossima mossa di questo antistato per convincerci che non vale la pena, per indurci a gettare la spugna ed arrenderci, per invogliarci alla fuga, all’emigrazione, all’abbandono del territorio dal quale faticosamente e con grandi sacrifici abbiamo iniziato a raccogliere i primi frutti.

Oppure quale sarà la mossa dello STATO, dello Stato autorevole e forte, dello Stato democratico, che difende e tutela i suoi cittadini, dello Stato che combatte la malavita organizzata (antistato).

Quale sarà la prossima mossa dello STATO a cui ci siamo rivolti in questo duro periodo, denunciando questa progressiva azione ‘ndranghetistica culminata oggi con le minacce di morte al nostro Direttore Generale Domenico Luppino.

Quale sarà la prossima mossa dello Stato in cui abbiamo creduto e crediamo, per il quale lavoriamo coltivando terreni confiscati e sequestrati che altrimenti andrebbero in malora, dando ragione a chi dice che con la ndrangheta si mangia e con lo Stato si fa la fame, che la ‘ndrangheta dà lavoro e che lo stato dà disoccupazione.

Quale sarà la prossima mossa dello STATO, delle sue Istituzioni Nazionali, delle sue ramificazioni periferiche date dalla Prefettura, dalle Forze dell’Ordine, dalle Amministrazioni locali, provinciali, e regionali.

Quale sarà la prossima mossa dello STATO … speriamo che arrivi prima della prossima mossa dell’antistato.

Quello che chiede la cooperativa e che la società civile, soggetti economici, enti ed istituzioni ci siano a fianco in questo periodo in cui l’azione intimidatoria della ‘ndrangheta si fa più pressante e che ci aiutino a rompere l’isolamento nel quale ci siamo ritrovati nostro malgrado, isolamento che aiuta e favorisce l’azione intimidatoria da noi denunciata.

Quello che noi chiediamo e che le Istituzioni e le forze sane di questo paese, STATO, ci siano a fianco fattivamente, che ci siano a fianco visivamente, che dimostrino alla ‘ndrangheta che non siamo soli, che lo STATO è con noi e ci aiuta in questa battaglia … prima che sia troppo tardi.

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