I tanti volti di una donna

I tanti volti di una donna

Cecilia Piscioneri non è neofita nella scrittura dei libri, ha un’ottima penna e lo dimostra anche con il suo terzo nato. “I tanti volti di una donna” intridono con i tanti volti della natura, dei paesaggi, dei luoghi dell’anima, del saper fare. Assurgono ad una fusione inscindibile che ne determina la vita.

Non ci vuole molto ad indovinare di chi e di cosa parla. La sua scrittura è minuziosa, fatta di pennellate fresche, eleganti, decise, dense di colori e sfumature. Entra con delicatezza nei recessi più intimi di un microcosmo di culture, di sapienze: naturali, contadine, artigianali. Ne sviscera i segreti, le essenze, i profumi, i sapori. Ogni cosa cade sotto i nostri occhi ed è palpabile. Non c’è nostalgia per un mondo andato, ma l’orgoglio di averlo vissuto, la volontà necessaria di trasmetterlo, non farlo cadere in quell’oblio che ci rende orfani, figli di nessuno.

E la donna? E i suoi volti? Stanno nel viaggio che l’autrice compie nel fluire della vita, dove il paradiso e l’inferno si incontrano quotidianamente: la natura rigogliosa e a volte matrigna con le fatiche, le tradizioni, i sentimenti e l’operosità umana. E’ un viaggio di esplorazione e di arricchimento nei mille meandri in cui ogni volto è un’esperienza significativa, ha un nome ed è un nome di donna; un protagonismo che sta sullo sfondo, ma è essenziale, è il sale di quella vita.

Leggerlo fa bene: misura i passi che le donne hanno compiuto da veri giganti.

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