L’iniziativa del PD di Gioiosa Jonica con Nicola Irto

L’iniziativa del PD di Gioiosa Jonica con Nicola Irto

Il PD di Gioiosa Jonica riparte con l’iniziativa tenutasi domenica 11 Ottobre presso la sala del Consiglio Comunale.

Davanti ad un uditorio costituito soprattutto da militanti e da addetti ai lavori, Nicola Irto – giovane Presidente del Consiglio Regionale – è stato intervistato (e anche un pò pungolato) da Bruno Gemelli – giornalista e scrittore calabrese sempre molto attento alle vicende politiche regionali.

L’iniziativa ha avuto l’introduzione di Riccardo Modafferi (consigliere comunale PD) e i saluti di Luca Ritorto (assessore comunale, cui si è aggiunto in seguito anche il Sindaco Fuda).

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Irto ha risposto alle domande di Gemelli con grande pacatezza ma anche con indiscutibile chiarezza. Toni bassi, ragionamenti articolati, parole eloquenti: il Presidente del Consiglio Regionale ha spaziato sulla politica calabrese degli ultimi tempi (potremmo dire degli ultimi anni), partendo dalla convinzione di fondo di un fallimento del regionalismo (calabrese, ma anche italiano) e misurando anche le virgole nella manifestazione del suo pensiero (dire il giusto mantenendosi all’interno dei confini istituzionali imposti anche dal suo ruolo).

Diretta streaming delle riunioni di consiglio regionale, rotazione dei dirigenti, piano triennale anticorruzione, pubblicazione dei redditi dei consiglieri regionali, accesso civico via mail agli atti del Consiglio: queste le prime determinazioni del nuovo Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, riconosciute da Gemelli e rivendicate da Irto.

Sull’azione della Giunta Regionale (domanda secca di Gemelli: “cosa ha fatto Mario Oliverio?“), il Presidente Irto è partito dalla scelta iniziale di Mario Oliverio, scelta che ha poi rallentato e ritardato il percorso politico-amministrativo: riformare lo statuto regionale per mettere le istituzioni calabresi al passo con i tempi e con le altre regioni italiane. In ogni caso, alcune cose la Giunta Oliverio – sia pure fra mille difficoltà, non ultima la mazzata di “rimborsopoli” – le ha fatte e/o le ha messe in cantiere: una politica regionale sui rifiuti che presto porterà all’adozione di un nuovo Piano; un’azione concertata e integrale sui trasporti; la nuova programmazione europea, con il 2016 che vedrà una grande produzione di bandi finalizzati alo sviluppo sociale ed economico della regione.

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I rapporti con il Governo Renzi sono stati un altro argomento di discussione. Bruno Gemelli, opportunamente, ha ricordato il “Master Plan” per il Sud promesso dal Presidente Renzi, chiedendo ad Irto quale ruolo in merito ha o dovrebbe avere la Regione Calabria. Risposta più che chiara e puntuale: il “Master Plan” è un’etichetta, serve un protagonismo dal basso della Calabria, un progetto autocentrato ma fattibile, perchè il Governo stringerà accordi con le regioni e con le città metropolitane sulla base di progetti concreti e immediatamente finanziabili.

In questo senso, una parte importante la avrà l’area di Gioia Tauro, un’area che può realmente divenire una “molla” economica per tutta la Calabria. In questo senso, ha spiegato Irto, servono almeno tre interventi in tempi rapidi: investimenti infrastrutturali sul retroporto e sulla filiera territoriale; un’azione di politica estera da parte dle governo italiano per lanciare su scala internazionale l’area portuale di Gioia Tauro; la sperimentazione della ZES (Zona Economia Speciale).

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Irto ha ragionato, poi, anche del nuovo assetto istituzionale dell’Italia e della Calabria, provando a collegarla alle realtà più piccole come quella di Gioiosa Jonica e della Valle del Torbido. La sua opinione è che le macroregioni che si vanno definendo (la Calabria dovrebbe essere accorpata con la Basilicata in una ancora indefinita “Regione del Ponente”) non possono e non devono rimanere discussioni a tavolino, perchè è assolutamente sbagliato ragionare su meri confini amministrativi. Un pò quanto avvenuto con le nuove “Città Metropolitane”, una “costruzione” affrettata, quasi burocratica, senza un serio studio socio-antropico alle spalle e senza un’analisi dei relativi flussi quotidiani (economici, demografici, culturali). Per questo, secondo Irto, una “città metropolitana” come quella di Reggio Calabria – che comprende un territorio ampio e articolato, non sempre pienamente integrato al suo interno – potrà funzionare soltanto in sinergìa con enti di prossimità come le Unioni dei Comuni (e la Valle del Torbido, in questa direzione, si è mossa con grande lungimiranza).

In conclusione, una buona iniziativa piena di contenuti, che meriterebbe di essere replicata a più livelli e di avere una partecipazione dal basso ancora più ampia. La politica – soprattutto quella ragionata – non cattura più l’attenzione popolare di un tempo: tuttavìa, occorre perseguire la strada dell’impegno e del confronto democratico, strumenti fondamentali per la crescita della società. Se il PD e altre sigle politiche gioiosane si muoveranno finalmente in questa direzione (negli ultimi tempi, hanno fatto tutt’altro), ciavula.it – per la parte di sua competenza – sarà sicuramente al loro fianco.

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