GESTIONE RIFIUTI A SIDERNO: TUCCI RISPONDE ALL’OPPOSIZIONE

GESTIONE RIFIUTI A SIDERNO: TUCCI RISPONDE ALL’OPPOSIZIONE

Riceviamo e Pubblichiamo. 

Nell’articolo apparso sulla Gazzetta del Sud di giorno 7 marzo u.s. dal titolo “Siderno, l’opposizione non ci sta: saremo la città della spazzatura” si possono leggere diversi abbagli e inesattezze, sicuramente dovuti alla voglia di strumentalizzazione unita all’incompetenza tecnica.

Ma andiamo per gradi; innanzitutto il giornalista riporta che le opposizioni consiliari scrivono nella premessa della loro relazione che “nella discarica di Siderno verranno a conferire i rifiuti speciali non solo i paesi vicini, ma di tutta la regione e non solo.” Solo in queste poche parole sono palesi errori dettati dalla non conoscenza della gestione dei rifiuti urbani e del sistema regionale; infatti l’impianto sito in C.da San Leo non è una discarica. Una discarica è un sito in cui i rifiuti vengono depositatati per sempre, come è avvenuto nel sito della discarica di Casignana. Da questo paragone è evidente a tutti, addetti ai lavori e non, ed anche ai rappresentanti delle minoranze consiliari, la differenza tra una discarica e l’impianto di Siderno.

I rifiuti si classificano per il luogo di origine in cui sono prodotti, se prodotti in casa da una famiglia sono rifiuti urbani, se prodotti da una qualsiasi attività commerciale sono rifiuti speciali. Perciò, quando si usa il termine “rifiuti speciali”, non si deve intendere per forza rifiuti con un’accezione negativa e/o pericolosa.

Inoltre, nell’impianto di Siderno, possono essere conferiti, per legge nazionale e regionale, solo rifiuti urbani e a questo mai si è derogato né tanto meno si pensa da parte di nessuno di derogare.

Certamente, come in diversi periodi e anche ora, l’impianto di Siderno è utilizzato da circa 40 comuni della Locride che vi conferiscono la parte non differenziata, ma non vi è alcuna necessità ne vi sarà la possibilità che altri comuni della provincia o addirittura, come lasciano intendere i consiglieri di minoranza per generare falsi allarmismi, dall’intera regione. La fase più acuta dell’emergenza è superata, tanto è vero che la scorsa estate non vi è stata la situazione emergenziale che ha caratterizzato le precedenti.

L’articolo continua riportando che “detta decisione è stata accolta dall’Amministrazione addirittura con toni entusiastici, tant’è che la stessa si sta attivando per garantire la raccolta dei rifiuti pericolosi da smaltire ovviamente nella discarica di Siderno, a partire dalla prima decade di marzo”; ancora qui sono evidenti gli errori commessi avendo uno scarso grado della materia. Infatti nell’impianto di Siderno, che come chiarito prima non è una discarica, non possono essere trattati rifiuti pericolosi. La legge nazionale e quella regionale ne impediscono il conferimento e non è tanto meno intenzione né della Regione Calabria né dell’Amministrazione Fuda né delle altre amministrazioni comunali avviare queste tipologie di rifiuti presso l’impianto di C.da San Leo. Se i rappresentanti delle minoranze fossero stati presenti alle riunioni, tutte in forma pubblica, che si sono avute nel municipio, avrebbero anche loro compreso cosa diventerà l’impianto di Siderno.

All’interno dell’impianto sarà aperta la piattaforma per la lavorazione delle frazioni secche differenziate: carta e cartone, plastica, alluminio, vetro, acciaio; piattaforma che fino ad ora è rimasta chiusa e che garantirà non solo il corretto recupero dei materiali differenziati ma anche di intercettare finalmente i corrispettivi pagati dai consorzi di filiera. Pertanto attraverso l’apertura della piattaforma per la valorizzazione delle frazioni secche differenziate (presenza ignorata dai consiglieri di minoranza) l’amministrazione comunale potrà mettere a frutto la raccolta differenziata porta a porta che partirà a brevissimo su tutto il territorio comunale.

Inoltre, presso l’impianto di Siderno sarà organizzata un trasferenza (raggruppamento di più piccoli carichi per essere trasportati con un unico carico) per la frazione organica differenziata.

Infatti, con l’avvio della raccolta della frazione organica porta a porta, Siderno sarebbe costretta a portare le quantità raccolte presso l’impianto di Vazzano, sito in provincia di Vibo Valentia, facendo lievitare enormemente i costi di trasporto tanto da non rendere sostenibile quel tipo di raccolta. Con la trasferenza che sarà attivata presso l’impianto di C.da San Leo questi costi saranno sostenuti in parte dalla regione Calabria e in parte ripartiti tra i diversi comuni che vi conferiranno. Naturalmente e a scanso di equivoci e magari di ulteriori strumentalizzazioni: le quantità di frazione organica conferite all’impianto di Siderno saranno trasferite nella stessa giornata.

Pertanto, con buona pace delle minoranze consiliari, che evidentemente hanno una visione alquanto distorta del sistema dei rifiuti urbani , non vi saranno né rifiuti speciali né rifiuti pericolosi né rifiuti che arriveranno da altre parti della regione o dell’Italia e soprattutto nessuna discarica.

Le azioni condotte dall’Amministrazione Comunale vanno tutte nella direzione di organizzare una corretta gestione dei rifiuti urbani, partendo dalla raccolta differenziata porta a porta passando dall’avere un impianto (come avviene in tutti i sistemi avanzati di gestione integrata dei rifiuti) in grado di farsi carico del trattamento e valorizzazione dei rifiuti urbani e chiudere il ciclo per ottenere la sostenibilità economica dei servizi offerti ai cittadini.

Nicola Tucci

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