MAMMOLA, CONSIGLIO STRAORDINARIO DOPO LA NOTTE DEI CRISTALLI: L’INTERVENTO DI DANIELA LAROSA

MAMMOLA, CONSIGLIO STRAORDINARIO DOPO LA NOTTE DEI CRISTALLI: L’INTERVENTO DI DANIELA LAROSA

Durante questi giorni tra le tante incombenze derivate dalle ennesime intimidazioni subite da me e dalla mia famiglia, ho pensato molto anche agli altri che sono stati colpiti quella stessa notte. Per me, ora più di prima, il mal comune non è mezzo gaudio, ma ancora più rivoltante e pericoloso. Poiché questo male non è solo mal comune, ma male a un Comune, a una Comunità, a tutti quelli che condividono determinati valori, quali la Libertà, la Giustizia, e il Rispetto dell’altro. Certi sub valori non appartengono né a me, né ad altri. La Comunità mammolese è scoraggiata, impaurita, indignata… ma urge che scatti la reazione di tutti.

PORTONE DANIELA LAROSA evidenza

Alle Istituzioni dico: non ci costringete ad andare via, siamo già rimasti in pochissimi, altro che economia poi a Mammola! E per quanto riguarda la mia situazione subire quattro gravissime intimidazioni nell’arco di un anno è davvero esasperante. Mi ripeto brevemente, anche se molti di voi sapranno che la prima volta solo per un caso non mi trovavo dietro le finestre di casa mia verso cui hanno sparato. Quando è successo in negozio, al piano superiore c’era una bombola di gas che avrebbe potuto aggravare notevolmente la situazione, sopra ci vive il vicesindaco con la sua famiglia. L’ultima volta, per fortuna, mi sono svegliata e ho subito chiamato chi doveva intervenire, sono riuscita ad evitare il peggio solo per caso. La verità è che Mammola è sempre più bersaglio di atti vandalici e intimidazioni. e la gente non è più sicura neanche nel luogo che dovrebbe essere quello più sicuro, la casa. Io starò sempre più dalla parte della Legalità e non perché mi senta un’eroina ma cittadina. Per me essa è una ragione di vita, quella degna di essere chiamata tale, ma ora sono stanca.

PORTONE LAROSA BRUCIATO

Voglio Giustizia, anche se l’hanno urlata fin troppi prima di me. Penso a quella nota frase di Corrado Alvaro: “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”. Ma la verità è che le persone rette non potrebbero vivere diversamente, proprio per questo dovrebbero essere tutelate dallo Stato. Voglio ringraziare tanti tra i miei concittadini, per l’autentica solidarietà, ma ora abbiamo bisogno della concretezza delle Istituzioni. Ringrazio anche Monsignor Oliva, che ha voluto far riflettere una Comunità sul senso della Resurrezione. Si spegneranno i riflettori anche su di me? Su di noi? Necessitano azioni costanti, affinché certi episodi non si ripetano e in maniera ancora più grave, drammatica. Proprio ieri la Commissione parlamentare antimafia è stata in Calabria, e sono state dette parole che non condivido, per esempio, sulla solitudine di Bentivoglio. La verità è che a sentirsi soli sono in molti, non è facile per le Istituzioni? Ci credo… Figuriamoci per chi subisce costantemente certi gravissimi atti. Io potrei essere l’aggiunta di un classico: l’ennesima sconfitta delle Istituzioni e di tutti.

Daniela Larosa

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