Strage di Nizza: morte nel giorno simbolo della Rivoluzione

Strage di Nizza: morte nel giorno simbolo della Rivoluzione

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Il 14 luglio 1789 è avvenuta la presa della Bastiglia, evento cardine della Rivoluzione francese e data importantissima per tutte le democrazie moderne.
Ieri, 14 luglio 2016, la Francia è stata vittima di un altro attentato terroristico in cui sono morte più di ottanta persone (tra cui diversi bambini) ed oltre cento sono i feriti.
Questa volta si è deciso di colpire la folla mentre era intenta a festeggiare l’appuntamento annuale con la propria storia, con la propria cultura, con le proprie idee di libertà, uguaglianza, e fratellanza.
Una data rimasta celebre per aver dato vita a ideali e valori imprescindibili ed intramontabili, è oggi emblema di becera follia, di gratuito terrore, di sonno della nostra umanità e della nostra capacità di usare la ragione.
L’uomo uccide, spietatamente e costantemente, sentendosi legittimato a distruggere l’esistenza altrui sulla base dei più svariati pretesti, perché dare uno scopo alla malvagità fa sentire meno malvagi.
Ieri altri innocenti sono morti in nome della presunta grandezza di un presunto Dio di nome Allah.
Sono morti nel giorno simbolo della Rivoluzione e questo, senza dubbio, ferisce in modo profondo e indelebile.
Tra le immagini viste in merito all’attentato, mi ha particolarmente colpito quella di un corpo privo di vita con accanto una bambola, che sembrava esser messa lì come a voler conferire un po’ di tenerezza ad una morte inaccettabile e cruenta; come a voler restituire a noi quella umanità ancestrale e quasi fanciullesca che appare perduta, ma di cui abbiamo disperatamente bisogno.

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