Siderno: un Consiglio Comunale paradossale

Siderno: un Consiglio Comunale paradossale

Un Consiglio Comunale paradossale

Sembrava di assistere ad una scena del famoso film “Matrix” dove finzione e realtà si sovrapponevano, e invece era il Consiglio Comunale di Siderno. Assise convocata per chiedere conto dell’inchiesta denominata “Mammasantissima” della DDA di Reggio Calabria, che al momento non vede coinvolto direttamente il Sindaco Fuda. Basterebbe questo per capire il clima surreale del Consiglio, visto che tale interpellanza è stata chiesta con vigore da un Partito che ha partecipato attivamente in una Giunta Comunale sciolta successivamente per infiltrazioni mafiose.

Durante la stessa seduta, il Consigliere Antonio Sgambelluri eletto nelle fila di Siderno Libera, ha comunicato la sua fuoriuscita dal Movimento e l’adesione ad un nuovo soggetto politico. Dopo mesi di convergenze parallele col Partito Democratico e con Forza Italia, il nostro ex Consigliere – che ha disertato innumerevoli volte le assemblee dei militanti rifiutando il confronto con la stragrande maggioranza di Siderno Libera che non condivideva i suoi “inciuci” – ha finalmente preso una posizione chiara, nonostante il continuo riferimento a questa fantomatica e mitologica “area critica” di Siderno Libera che ufficialmente non esiste né mai è esistita.

Il Movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità, è sempre stato un soggetto politico plurale e unitario al cui interno convivono anime diverse. Ogni scelta è sempre scaturita da costruttive assemblee dei militanti, che a maggioranza – e in molti casi all’unanimità accogliendo le richieste di tutti – hanno tracciato la linea politica ed istituzionale del Movimento.

Al netto delle sue mancanze come Consigliere Comunale e come Presidente della Commissione Bilancio, astenendosi in Consiglio e di fatto sconfessando il suo ruolo, ci saremmo augurati che prima di rendere pubblica tale decisione, avesse avuto la cortezza, la gentilezza e lo stile di comunicarlo all’intero Movimento che l’ha portato in Consiglio Comunale come primo degli eletti, ma ha preferito dare ascolto ai “consigli” strumentali e ingannevoli di altre entità politiche che dovrebbero essere per Sgambelluri ideologicamente agli antipodi.

Preso atto del suo secondo cambio di casacca dopo aver lasciato il Partito della Rifondazione Comunista di cui era segretario cittadino, Antonio Sgambelluri dovrebbe, con un atto di coerenza e lealtà politica nel solco di quella storica e nobile tradizione che ha sempre contraddistinto e differenziato i comunisti e la sinistra, dimettersi. Se non ci si riconosce più nel progetto politico che si è condiviso integralmente nel momento della candidatura, e per rispetto alle centinaia di cittadini sidernesi che per quel progetto ti hanno accordato la loro fiducia, ci si dimette abbandonando la poltrona. Non vorremmo che questo nuovo partito faccia del malcostume tipico della partitocrazia nazionale, un atto costitutivo. Il trasformismo e il poltronismo non ci dovrebbero appartenere.

Il Movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità, con trasparenza e legalità, senza inciuci e sotterfugi, e in piena autonomia continuerà la sua opera all’interno della compagine amministrativa consapevoli delle grandi difficoltà politiche, e sui fatti che seguiranno trarremo le nostre conclusioni.

Al vuoto delle parole, preferiamo la concretezza dei fatti.

Siderno 25 agosto 2016

Movimento Siderno Libera – Progressisti per l’Unità

9:8 - Consiglio Comunale siderno

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