Terremoto, Radio Maria: “colpa delle unioni civili”

Terremoto, Radio Maria: “colpa delle unioni civili”

Fonte: www.espresso.repubblica.it
Di Simone Alliva

Il 30 ottobre dai microfoni dell’emittente Radio Maria lo speaker dice: «Dal punto di vista teologico questi disastri sono una conseguenza del peccato originale, sono il castigo del peccato originale, anche se la parola non piace. […] Arrivo al dunque, castigo divino. Queste offese alla famiglia e alla dignità del matrimonio, le stesse unioni civili. Chiamiamolo castigo divino».radio-maria

Il terremoto è il castigo divino che l’Italia riceve per le unioni civili. A svelarcelo è Radio Maria. È il 30 ottobre, sono passate solo dodici ore dall’ultimo devastante terremoto che ha sconvolto il centro Italia, ai microfoni dell’emittente viene spiegato: «Dal punto di vista teologico questi disastri sono una conseguenza del peccato originale, sono il castigo del peccato originale, anche se la parola non piace. […] Arrivo al dunque, castigo divino. Queste offese alla famiglia e alla dignità del matrimonio, le stesse unioni civili. Chiamiamolo castigo divino».

Case, chiese, edifici pubblici distrutti, un patrimonio artistico spazzato via per colpa di coppie gay e lesbiche riconosciute dalla legge Cirinnà. 
Radio Maria, e in particolare il suo direttore, Padre Fanzaga, da sempre protagonista indiscusso del cattolicesimo multimediale, non è nuova a uscite discutibili: in passato aveva definito le famiglie arcobaleno “sporcizia” e in occasione di Vatileaks aveva detto che i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi sarebbero “da impiccare”.

Il direttore della popolare emittente cattolica Don Livio Fanzaga, attacca Fittipaldi e Nuzzi, autori dei due libri che hanno terremotato il Vaticano. «Voglio semplicemente dire, a chi ha venduto i documenti, a chi li ha comprati…dico loro che Giuda dopo aver concluso l’affare andò ad impiccarsi».

Solo nel febbraio scorso augurò la morte alla senatrice Monica Cirinnà, relatrice del testo della legge sulle Unioni Civili: «brinda a Prosecco, eh eh, alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale».
E poi le interpretazioni delle catastrofi naturali: nel 2009 aveva dichiarato che quella del terremoto in Abruzzo era stata una tragedia voluta dal Signore: l’intento sarebbe stato quello di far partecipare il popolo abruzzese della sua sofferenza durante la settimana santa di passione prima della Pasqua.
Radio Maria che con i suoi 850 ripetitori permette una copertura in tutta Italia pari a quella della Rai, nel 2011 aveva cercato anche di spiegare calamità oltreoceano, come quella del terremoto giapponese: il professor Roberto De Mattei, vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), durante la sua trasmissione “Radici Cristiane” collocò il sisma che causò un mostruoso tsunami e il disastro di Fukushima all’interno di “un disegno divino”. 
Come per tutte le cose che si possono solo raccontare e immaginare, pur senza esserlo il terremoto non perde l’alone mitico della peggiore di tutte le calamità: la punizione divina, l’evento letale capace di spazzare via una civiltà, di cambiare il modo di pensare, la filosofia le lettere, le scienze. Così le dichiarazioni dell’emittente cattolica arrivano dopo quel del viceministro israeliano che ha visto nel terremoto la punizione divina all’Italia per la sua posizione sostenuta recentemente all’Unesco, negativa per Israele, e quella del giornalista tv Antonio Socci, che ha accusato il Papa di omaggiare Lutero, anziché starsene in Italia a richiedere la protezione della Madonna per l’Italia.

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