Progetto di riefficientamento del sistema idrico comunale a Marina di Gioiosa Jonica

Progetto di riefficientamento del sistema idrico comunale a Marina di Gioiosa Jonica

Riceviamo e pubblichiamo

Capita spesso, nel corso della Storia, che a beneficiare del coraggio e lungimiranza di innovatori nelle scoperte o invenzioni siano anche successivi personaggi più abili nel capitalizzarne i frutti sul versante descrittivo, narrativo. Tutti sappiamo, per esempio, che le Americhe portano il nome non del genovese audace e caparbio che realizzò per primo la traversata oceanica oltre le Colonne d’Ercole ma di un successivo navigatore fiorentino che, seguendo rotte oramai desecretate al genere umano e non più “off-limits” e maledette, si documentò e narrò bene al mondo che ci si trovasse dinanzi al Nuovo Continente.
Gli americani sono fortunatamente dotati di buona memoria storica: almeno a giudicare dalle ricorrenze e festività nazionali, danno capitale importanza al primo e non al secondo dei due navigatori. Potremmo dire la stessa cosa di noi italiani? Anzi, di noi abitanti di Marina di Gioiosa Jonica?
Anche in quest’ultimo paese, lo scorso martedì, si è verificata, mutatis mutandis, una nuova, brillante narrazione della scoperta delle Americhe o, più precisamente: della scoperta dell’acqua calda o, dell’acqua e basta; anzi, no, ecco: dell’Acqua Bene Comune! E’ questo il titolo sloganistico con cui l’Amministrazione Comunale, emulando illustri esploratori o condottieri fiorentini di ieri e di oggi, con tanto di slides su L.I.M., ha designato e illustrato al mondo intero il rivoluzionario progetto fatto di dati che – afferma il Sindaco – “si riferiscono a risultati, non promesse o cambiali in bianco, ed evidenziano l’impegno di questa amministrazione per arrivare all’efficientamento del sistema idrico comunale, frutto della programmazione che ha ispirato i Dup del 2015 e del 2016, e grazie al quale il Comune ha ottenuto un risparmio di 120.000 euro dei costi per la fornitura di acqua potabile”. Sempre limitandoci ai risultati già ottenuti, un assessore riferisce della sostituzione di sei saracinesche, di un effcientamento del pozzo di via Togliatti e di futuri interventi volti al telecontrollo della rete e nuovi studi geologici per implementare i pozzi: “interventi strutturali di grande importanza, anche se al momento non appaiono molto evidenti, ma noi – continua l’assessore con tono da statista – non guardiamo alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni che sicuramente ci ringrazieranno”. Un altro assessore, ancora, esulta e si dichiara soddisfatto per questi interventi strutturali e di natura straordinaria compiuti, invitando a non dimenticare che: “prima del nostro insediamento, Marina di Gioiosa aveva una rete idrica di fatto sconosciuta”.

A pigeon sits on a statue of Christopher Columbus during a civic ceremony honoring Columbus outside Union Station in Washington, Monday, Oct. 8, 2007. (AP Photos/Susan Walsh) ORG XMIT: DCSW105

Sembrerebbe in effetti di trovarci quasi nell’Anno Zero della più importante e rivoluzionaria scoperta del pianeta se solo, attraverso un breve inciso, il Sindaco non avesse fatto un veloce cenno ad un “mutuo acceso per 200.000 euro dall’allora Commissione Straordinaria” per effettuare il sezionamento della rete per intervenire nella zona interessata senza chiudere l’acqua per tutto il paese.
Partendo da questo timido suggerimento, facciamo una meticolosa ricerca nell’archivio dell’Albo Pretorio e ci si spalanca dinanzi un mondo. Iniziando dalla determina n.192/2016 del Settore Tutela Ambiente e Territorio (che permette di ricostruire a ritroso l’intero iter relativo ai lavori finanche appaltati dai nostri predecessori), giungiamo alla deliberazione della Commissione Straordinaria n. 89 del lontano 2011, avente ad oggetto un “1° lotto” (1°…rispetto a futuri, ulteriori lotti di) lavori di riefficientamento rete idrica e rimaniamo stupefatti per la portata realmente innovativa del progetto e per lo zelo e premura da “buon padre di famiglia” di tre amministratori forestieri (Dott.ri Gianni, Adorno e Albertini) e di un caro e compianto tecnico comunale (Arch. Stefano Cortale). Trascriviamo quel che vi leggiamo: “l’attuale sistema idrico comunale presenta una serie di criticità dovute a diversi fattori, per cui si rende necessario fare una serie di interventi prioritari articolasti in più fasi, al fine di attuare una politica di pianificazione complessiva dell’intera rete idrica… Occorre individuare una strategia di interventi che, senza comportare notevole impegno di risorse umane e finanziarie, riesca a riequilibrare l’intero sistema idrico comunale che riduca sensibilmente i quantitativi di acqua consumati, garantendo sia delle economie per le casse comunali che un ammodernamento di tutto il sistema”. In delibera si palesa, pertanto, l’intento di realizzare “tutti gli interventi utili per il conseguimento degli obiettivi di pianificazione prefissati”, che così si riassumono: “- separazione in zone della rete idrica; – nuova condotta pozzo Togliatti; – ricerca perdite; – riparazioni perdite; – acquisto nuovo motore inverter pozzo Togliatti”. E, sulla base di un accurato Studio di Fattibilità per i lavori di “Riefficientamento rete idrica 1° lotto”, redatto dall’Arch. J. Stefano Cortale, che prevede un importo complessivo di € 200.000,00, …la rivoluzione ha inizio! Non ci credete? Provate a rileggere il tutto e fare i dovuti confronti! Allora: grazie Sig.ri Commissari Straordinari! Grazie Stefano!
E, certamente, non possiamo che ringraziare ed incoraggiare anche l’Amministrazione Comunale per aver continuato un importante compito e raccolto i primi frutti per i quali altri hanno arato, seminato, irrigato guardando con speranza alle future generazioni e …amministrazioni che avrebbero, appunto, continuato l’opera. Ma, quanto al ruolo concretamente assunto dagli attuali amministratori nei primi risultati e nel complessivo progetto, a giudicare dai toni e dalle parole proferite in conferenza stampa, anche pensando di interpretare l’opinione di molti cittadini, non possiamo che dire con rammarico che: pensavamo fossimo dinanzi al pionieristico “folle volo” di Colombo, invece, era un molto più comune svolazzare di piccione.

Cons. Pasquale Mesiti (Gruppo “Progetto Paese”)

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