Michele Conia sulla situazione del Porto di Gioia Tauro

Michele Conia sulla situazione del Porto di Gioia Tauro

Quanto sta accadendo al Porto di Gioia Tauro, non puo’ continuare a restare nel silenzio, è inaccettabile che quattrocento persone  perdano il proprio posto di lavoro in un territorio già in grande difficoltà economica e sociale
Chiedo a tutti i Sindaci della Piana di intervenire in modo forte e unitario affinchè venga revocata questa decisione che sarebbe ulteriormente devastante per tutte le nostre comunità.
Non è nel mio interesse, in questo momento, entrare nel merito degli accordi e delle motivazioni,mi interessa e mi preoccupa  la disperazione dei padri di famiglia che stanno per perdere un posto di lavoro, spesso unico sostentamento della famiglia  e la conseguente serenità.
La Piana di Gioia Tauro e la Calabria non possono essere sempre luogo di sacrifico,  di promesse mai mantenute , di  colonizzazioni e  finire come agnelli sacrificali offerti sull’altare di un sistema di potere economico-finanziario proteso a tutelare  esclusivamente il nord del paese ed i poteri forti.
La rabbia dei lavoratori è legittima e va ascoltata anche quando attacca la politica e le istituzioni, per questi motivi non solo non mi sento offeso dai loro comunicati, ma li sento giusti e sento indirettamente di avere delle responsabilità per questa terra che non riesce ad alzare la testa ed a difendere i propri figli
Faccio appello a tutti i Sindaci , al Presidente della Regione di intervenire a favore ed al fianco dei lavoratori, di saperli ascoltare e di saperli difendere e di far sentire  che si è dalla loro parte  anche quando le elezioni sono lontane. Domani mi rechero’ ad incontrare i lavoratori, accettando anche una eventuale loro contestazione, chiedo che altri Sindaci e  rappresentanti istituzionali si aggreghino e che insieme si riesca a non far sentire piu’ soli e isolati i lavoratori.
Michele Conia
Sindaco Cinquefrondi
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