Arrestato “tronista” calabrese

Arrestato “tronista” calabrese

Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/news/calabria/242184/arrestato-tronista-calabrese.html

Quando lo hanno arrestato a Monza, l’altro ieri, nel corso dell’inaugurazione di una boutique, era con Lele Mora e con la star del Grande Fratello, Guendalina. Alessio Lo Passo, 34 anni, tronista di “Uomini e donne” nel 2014 aveva pendente una condanna del tribunale di Milano per 3 anni con l’accusa di estorsione, eseguita l’altro ieri dal momento che era diventata definitiva. La vicenda comincia nel settembre 2014 quando il 34enne (di Cassano allo Ionio, Cosenza) si sottopone ad un’operazione di chirurgia plastica al naso dal suo medico di fiducia. Dopo il primo controllo di routine, che risulta positivo, il medico riscontra, un mese dopo, una “depressione ossea” sui lati del naso, derivante da una botta o da un pugno, ma il paziente nega qualsiasi episodio. Passa ancora qualche giorno e il “tronista” chiama di nuovo il medico, preoccupato che la scarsa sensibilità tattile al naso e l’irregolarità possano “compromettere la sua carriera di personaggio pubblico”.
E’ lo stesso dottore a trovare su YouTube un video in cui il tronista confessava telefonicamente a Barbara D’Urso, durante una puntata di “Pomeriggio 5” che tra il 2 e il 9 ottobre era stato al centro di una rissa fuori da una discoteca di Milano, dove un gruppo di ragazzi avevano importunato la fidanzata. Non passa molto tempo fino al momento in cui il 34enne si presenta nello studio del chirurgo (il 6 novembre) insieme alla fidanzata e a un 60enne “dal forte accento calabrese” chiedendo di essere risarcito per l’operazione, secondo lui andata male: la cifra che chiede è di 57mila euro e la minaccia è quella di tornare nello studio “con chi di dovere per sfasciare tutto”, oltre a rovinare la reputazione dello studio stesso. Le minacce non finiscono lì, anzi continuano nei giorni successivi anche al telefono.


I primi di dicembre il medico e il suo staff decidono di denunciare l’accaduto, quindi parte l’indagine del tribunale per estorsione in concorso. La condanna è diventata definitiva nell’aprile 2016, ma il 34enne credeva che la vicenda si fosse conclusa, per sua stessa ammissione al momento dell’arresto, non credeva che sarebbe stato preso. “Era tranquillo e non ha opposto resistenza” ha detto il capitano Marco Prosperi, che guida la squadra catturandi dei carabinieri di Milano, che ha seguito l’operazione; lo stesso Mora sembrava stupito dell’accaduto. Al momento dell’arresto l’ex tronista, proprietario di un negozio di vestiti a Monza, era poco lontano dal suo Suv Maserati.

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