Campo sportivo Gioiosa: la secca risposta dell’Amministrazione Comunale

Campo sportivo Gioiosa: la secca risposta dell’Amministrazione Comunale

COMUNICATO STAMPA

Le incredibili “pallonate” del PD

Il Partito Democratico ha scelto ultimamente di praticare una azione di disinformazione, con attacchi denigratori nei confronti dell’Amministrazione su svariati argomenti, tutti fondati sulla distorsione della realtà, seminando dicerie da Bar dello Sport sugli argomenti più disparati. L’ultima trovata è una petizione popolare (clicca QUI) sull’argomento campo sportivo dal titolo: Campo Sportivo: diamo un “Calcio” verso il futuro.

Il documento che si propone alla sottoscrizione dei cittadini rappresenta un quadro assolutamente fuori dalla realtà, pieno di inesattezze e di false affermazioni. Per cui, rimanendo in tema calcistico, suggeriremmo quantomeno di cambiare titolo al documento, con un più aderente Campo Sportivo: le “pallonate” del PD. Vediamo di ristabilire un poco di verità.

Da cosa si è partiti?

Nel 2013 l’impianto era assolutamente inadeguato, fuori norma, con un terreno da gioco che tutti paragonavamo al classico campo di patate, fatto di sabbia riportata, faticosissimo e insicuro sopratutto per i più piccoli. Vi era un finanziamento di € 430.000,00 fermo da anni, che rischiava di essere revocato, insufficiente per le necessità complessive dello stadio comunale. Li abbiamo investiti sul terreno da gioco. Questa decisione si è assunta sulla base di una valutazione specifica: dare priorità al terreno per migliorare la sicurezza della fase atletica, consapevoli che tale scelta avrebbe risposto solo parzialmente alle esigenze complessive dell’impianto.

Nel 2014 si avviano i lavori, conclusi poi l’anno successivo. Una volta finiti, si è ottenuto un campo d’esercizio per far giocare i tantissimi ragazzi e garantire gli allenamenti, non ancora idoneo però ad ospitare gare ufficiali. Il Sindaco, è bene precisarlo, in tutte le sedi (incontri pubblici con le associazioni sportive, dichiarazioni, etc), non ha mai indicato date certe di apertura dell’impianto per lo svolgimento delle gare ufficiali. Ha sempre fornito le informazioni precise sullo stato dell’arte e sul percorso intrapreso per raggiungere l’obiettivo, senza mai nascondere le difficoltà che l’Amministrazione è quotidianamente impegnata a superare.

L’iter per l’omologazione.

Il Comune, completati i lavori di rifacimento del manto, ha chiesto agli organi competenti, e quindi alla FIGC/LND per come previsto dal regolamento della stessa, l’omologazione del terreno da gioco, facendo il dovuto versamento. Questo tipo di omologazione riguarda ESCLUSIVAMENTE il terreno da gioco e da sola non basta per far disputare le gare. Si tratta invece di un passaggio fondamentale che il Partito Democratico continua a non comprendere, malgrado abbia avuto tutti gli atti necessari nonché ripetuti chiarimenti in Consiglio Comunale da parte dell’Amministrazione.

Per l’ennesima volta proviamo a chiarire agli amici del PD, con uno schema semplice e facilmente comprensibile, la differenza tra omologazione del terreno da gioco e quella dell’impianto.

  1. L’omologazione del terreno da gioco riguarda esclusivamente il rettangolo da gioco (qualità del manto erboso, intasamento, porte e panchine, distanze e corridoi di fuga, impianto di irrigazione, protezioni da eventuali insidie per gli atleti, etc.).

  2. L’omologazione dell’impianto riguarda i requisiti strutturali relativi a spogliatoi, accessi, vie di fuga, etc.

Per poter disputare gare agonistiche, non basta la sola omologazione del terreno da gioco, serve anche quella dell’impianto nel suo complesso. Nella petizione, il PD continua a confondere, ci sia consentita la battuta, “l’asso con la figura”, cioè l’omologazione del terreno da gioco con l’omologazione dell’impianto, ed anziché approfondire, nonostante abbia a sua disposizione ampia documentazione, racconta, o per malizia o per ignoranza, una favoletta che non corrisponde alla realtà.

Oggi siamo nella fase della richiesta di omologazione del terreno.

Dopo la richiesta alla FIGC/LND di omologazione del “TERRENO” da gioco, è stata fissata la data del 1 febbraio 2017 per effettuare il sopralluogo tecnico. Il Comune si è preparato al meglio per arrivare all’appuntamento. A tal fine, con proprio personale, ha provveduto direttamente alla realizzazione di alcuni impegnativi interventi preparatori (montaggio porte, smaltimento rifiuti, messa in funzione dell’impianto di irrigazione, etc.). In questo quadro, soprattutto per far assumere una maggiore consapevolezza ai ragazzi delle società sportive affinché riconoscano il valore del rispetto dei beni comuni che quotidianamente utilizzano, abbiamo chiesto loro, di concerto con il Presidente della Consulta Vincenzo Logozzo, di partecipare al minuzioso lavoro di pulizia straordinaria del manto e delle aree circostanti.

Il Partito Democratico, sempre nella petizione, a proposito del coinvolgimento dei volontari nelle iniziative di cura di spazi pubblici, anche in questo caso, continua ad insistere nel propagandare in modo subdolo un messaggio negativo e strumentale, secondo cui il cittadino non è responsabile della cura del “pubblico”, demandata solo ed esclusivamente alla struttura comunale. Riteniamo al contrario che la partecipazione popolare ad iniziative di questo tipo sia un valore aggiunto per tutta la comunità!

Il test per l’omologazione del 1 febbraio, contrariamente a quanto affermato nel testo della petizione, non ha assolutamente “dato esito negativo”. La comunicazione della FIGC/LND pervenuta in data 10 febbraio, contenente gli esiti del test, dà delle precise prescrizioni da ottemperare entro un termine non perentorio di 60 giorni. L’Ufficio Tecnico ha provveduto a verificare la non perentorietà del termine e la non necessaria ripetizione del versamento una tantum relativo alla procedura. Per cui non è stato sprecato un solo euro, al contrario di quello che falsamente vuol far credere il Partito Democratico!

Quali sono le prescrizioni date dalla FIGC/LND e per quale motivo il Comune non ha provveduto immediatamente?

Le prescrizioni indicate nel documento sono prevalentemente interventi di modesta entità (intasamento del terreno, spostamento di alcuni pali tendi rete, smontaggio tettoie vecchie panchine, etc.) La criticità principale per l’omologazione del terreno deriva dalla necessità di installare una imbottitura lungo il muro di recinzione dell’impianto (lato viale Rimembranze), essendo lo stesso distante 3,40 mt dalla linea laterale, anziché i 4,00 mt previsti dal regolamento, intervento che comporta un costo non indifferente (circa 25.000 euro).

L’Amministrazione, insieme agli Uffici competenti, ha programmato l’adempimento delle prescrizioni in tempi rapidi, ma contestualmente alla realizzazione degli altri interventi necessari, di seguito specificati, che permetteranno l’omologazione dell’intero impianto, ciò al fine di evitare (ad esempio nel caso dell’imbottitura) un inutile deterioramento dei materiali.

Cosa si è fatto e cosa si sta facendo per raggiungere l’obiettivo di un impianto a norma, capace di ospitare competizioni ufficiali?

A differenza di come viene raccontato dal Partito Democratico nella petizione che sottopone ai cittadini, l’Amministrazione Comunale, sulla questione campo sportivo, ha sempre mantenuta alta l’attenzione. Nell’ambito dei CLS – Contratti Locali di Sicurezza, abbiamo richiesto e ottenuto un finanziamento di euro 274.000 per opere di completamento dell’impianto. Queste risorse serviranno a demolire e ricostruire gli spogliatoi (quelli attuali non sono idonei), nonché a realizzare qualche altro piccolo intervento. Il progetto esecutivo è in fase di redazione e in tempi brevi sarà approvato e mandato a gara. Si tratta di un passaggio fondamentale per avviare seriamente l’impianto verso l’omologazione sopra descritta.

Sull’impianto di illuminazione, da RIFARE COMPLETAMENTE, l’Ufficio Tecnico sta già lavorando per individuare la soluzione adeguata, rispondente ai requisiti previsti dalla normativa vigente. Non basta infatti cambiare qualche faro per garantire l’illuminazione in condizioni di sicurezza!

Il percorso per il nuovo stadio.

Il percorso per avere a Gioiosa Ionica un impianto sportivo degno di questo nome è ancora lungo e faticoso. Diverse sono le tappe, alcune già percorse, altre ancora da affrontare con fatica e sacrificio, sempre attraverso l’impegno e il lavoro quotidiano.

Dallo storico campo in terra siamo passati ad un bel campo in erba sintetica, che serve per l’esercizio e permette già a tanti giovani, da circa due anni, di svolgere attività ed allenamenti.

A breve arriveranno gli spogliatoi, con demolizione e ricostruzione, e l’impianto di illuminazione. A quel punto potremo avere un impianto idoneo ad ospitare gare ufficiali. Rimane da programmare e impegnarsi per reperire le risorse necessarie a realizzare il serio e definitivo ampliamento in grado di ospitare una tribuna adeguata.

Ultima considerazione. Gli strumenti di partecipazione popolare, come la petizione prevista dall’articolo 31 dello Statuto Comunale, sono importanti e fondamentali per la vita democratica, a condizione che vengano usati per dare un contributo alla crescita civile e sociale della comunità. Sarebbe dunque opportuno richiamare tutti ad una maggiore sobrietà, evitando inutili senzazionalismi o peggio ancora piegando tali strumenti per soddisfare piccoli egoismi elettorali. Per questo motivo, l’Amministrazione Comunale, consapevole dell’importanza del tema “campo sportivo”, rimane disponibile al confronto serio e approfondito, al fine di non deludere le giuste aspettative dei tanti appassionati di calcio della nostra cittadina.

Gioiosa Ionica, 10 giugno 2017.

L’Amministrazione Comunale

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