“GIU’ LE MASCHERE”  IL MUSICAL DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI STILO-BIVONGI

“GIU’ LE MASCHERE” IL MUSICAL DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI STILO-BIVONGI

Ieri sera, presso il Viale della Repubblica di Bivongi, l’Istituto Comprensivo della cittadina ha avuto l’onore di presentare il musical della scuola dal titolo “Giù le maschere”. L’evento si è inserito all’interno del progetto didattico Teatrolike, il cui obiettivo è stato quello di coinvolgere i giovani alunni attraverso il linguaggio della commedia, strumento per rappresentare la vita con umorismo conducendo ad una riflessione sugli aspetti della stessa in modo irriverente e sempre attuale. La Scuola di Bivongi, primaria e secondaria, ha lavorato con grande entusiasmo ed energia alla buona riuscita dell’evento i cui protagonisti sono stati gli alunni stessi, ognuno con le proprie peculiarità. La commedia messa in scena, dunque, è stata ideata dalla prof.ssa Monica Monterosso e si è inserita in una suggestiva cornice mitologica. Cosmì, dio del vino, rimprovera Dario Fo, giullare celeste, di non divertire più il pubblico con le sue commedie. A questo punto, il dio gli ordina di scendere tra gli esseri umani al fine di trarre spunto dalle loro contraddizioni e scrivere una commedia divertente. Il giullare si renderà visibile agli uomini, aiutandoli a tirare giù le maschere dell’ipocrisia e a trarre dal loro animo la verità. Ma non sarà pericoloso che gli esseri umani dicano sempre il vero? Come farli uscire dai loro stereotipi e condizionamenti? In simili dilemmi si imbatterà il giullare protagonista, rimproverando con arguzia gli uomini per le loro stranezze e portando la commedia allo scioglimento finale.

Il nostro obiettivo –ha ribadito la prof.ssa Monterosso- è stato quello di aiutare i ragazzi a mettersi in gioco, di venire a contatto con una didattica improntata sul lavoro di squadra, sull’espressività individuale e sulla riscoperta della loro creatività. Il teatro, infatti, potenzia le competenze linguistiche, canalizzandole nella gestualità e nel movimento, aiuta a gestire le proprie emozioni e insegna ai ragazzi a saper stare insieme, facendo delle loro diversità un potenziale di ricchezza. Infine –ha aggiunto- l’evento è stato reso possibile dalla collaborazione di buona parte dei docenti della scuola primaria e secondaria, che non hanno esitato nel collaborare e cimentarsi nei diversi laboratori, ognuno secondo le proprie attitudini dettate dalla disciplina di insegnamento.

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