Roccella Bene Comune denuncia irregolarità nel restauro del Castello Carafa

Roccella Bene Comune denuncia irregolarità nel restauro del Castello Carafa

Riceviamo e pubblichiamo:

CASTELLO: ECCO LA VERITA’
Riportiamo di seguito il contenuto della nota acquisita dal gruppo consigliare di “Roccella Bene Comune”, mediante le procedure normativamente previste, dagli atti in possesso dal Comune di Roccella Jonica:

Soprintendenza archeologia , belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e Provincia di Vibo Valentia.
Al Comune di Roccella Jonica
Area 3 Infrastrutture e Servizi al Territorio
” Oggetto: Roccella Jonica (RC) Palazzo Carafa.
Si fa seguito con la presente alla pregressa corrispondenza relativa all’oggetto e, segnatamente, alle precedenti nostre note N.522 del 26.07.16 e N.1788 del 13.09.16; con quest’ultima si chiedeva la trasmissione entro e non oltre il 16 settembre c.a. di tutta la documentazione agli atti della Soprintendenza ABAP per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone “…riguardante in particolare gli interventi sopra nominati (Intervento di recupero di Palazzo Carafa – Umi6; Restauro e consolidamento Palazzo Carafa con annessa chiesa – UMI 7) successiva alla data di approvazione dei progetti medesimi (in particolare, se esistenti, i progetti di variante ad essi relativi)”. Si richiamano al riguardo i pareri espressi dall’allora competente Soprintendenza Bap per le Province di R.C. e V.V. note N.2430 del 17.04.14 e Nota n.3053 del 21.05.14 laddove rispettivamente prescrivono che “prima dell’esecuzione degli specifici lavori saranno esibiti per la definitiva approvazione campionature… degli intonaci di cui è previsto il rifacimento…” e che “Prima dell’esecuzione degli specifici lavori siano sottoposti alla Scrivente per la definitiva approvazione: elaborati grafici con individuazione delle parti di muratura e di intonaco che si intendono ricostruire”. Non essendo ad oggi pervenuta alcuna documentazione successiva alle note prima richiamate, si può ragionevolmente ritenere che non esista presso la nominata Soprintendenza, che legge per conoscenza, alcun atto che autorizzi l’intonacatura delle facciate esterne di cui è stata avviata l’esecuzione. Preso atto, inoltre, del sopralluogo congiunto effettuato il 21.09. u.s. dal funzionario di zona di questa Soprintendenza e dal Direttore dei lavori di che trattasi, con la presente si prescrive ai sensi dell’art.160 c.1 del D.Lgs 22.01.2004 n.42 la rimessa in pristino dei luoghi con la rimozione dell’intonaco non autorizzato. Il lavoro dovrà essere eseguito con tutte le cautele necessarie per non arrecare danni al monumento.
A conclusione della presente si richiamano infine le prescrizioni espresse dalla Soprindendenza competente pro tempore con le sopra nominate note n.2430/14 e N.3053/14.
Il responsabile del Procedimento Il Soprindendente

Come si può rilevare le bugie hanno le gambe corte.

Coordinamento “Roccella bene Comune”

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