Editoriale: San Rocco a Gioiosa è diventata la festa patronale più importante

Editoriale: San Rocco a Gioiosa è diventata la festa patronale più importante

Anche quest’anno, dato oggettivo, la Festa di San Rocco è stato un grande successo, un evento di popolo (per quanto, impressione puramente personale, nella serata conclusiva non vi è stato l’afflusso che pure era lecito attendersi) che ancora una volta ha fatto risaltare il nome di Gioiosa Ionica.

Negli ultimi anni, merito dei vari organizzatori succedutisi e di ampi pezzi della società gioiosana, se ci è lecito avanzare graduatorie di questo tenore, San Rocco è cresciuta in modo lampante, rilanciandosi in grande stile e diventando probabilmente la festa patronale più “abbondante” dell’intera Locride (solo Portosalvo a Siderno, cittadina di ben 18 mila abitanti, può pregiarsi di tale “abbondanza”): per durata complessiva delle celebrazioni, per completezza dell’offerta ai visitatori, per articolazione delle iniziative programmate, per carattere antropologico e popolar-religioso, per partecipazione di persone in carne ed ossa. A San Rocco, più di altre feste pure importanti e godibilissime che si concentrano in modo particolare su un singolo aspetto, vi è quasi tutto: la fiera (che ancora merita di crescere), le luminarie (molto belle anche quelle di quest’anno), gli spettacoli musicali (ottime le scelte della Banda di Gioia del Colle e di Giuliano Palma con la sua band), i giochi e le giostre (che hanno “retto”, con qualche difficoltà, lo spostamento forzato di quest’anno), lo spettacolo piro-musicale (degna conclusione di una festa così bella). A San Rocco, diversamente da altre feste e da altre comunità, vi è però un fervore di folclore religioso e di antropologia popolare – straordinariamente simboleggiato dal rullìo incessante dei tamburi e da una processione che è un incalzare impetuoso di emotività – che rende l’evento semplicemente impareggiabile. San Rocco, come più volte sostenuto in questa sede, è molto di più di una festa religiosa: è il suggello di un’intera comunità, la sua manifestazione più gioiosa e più compiuta.

L’uscita di San Rocco dalla sua chiesa – fonte: pagina fb GIOIOSA IONICA (RC)

In questo quadro, e qui i complimenti speciali vanno fatti a Comitato organizzatore e Amministrazione Comunale, si è consolidato anche un dispositivo organizzativo e gestionale che si dimostra sempre più efficace. Una viabilità funzionale, anche se permangono le criticità di spostamento per chi vive nella parte alta del paese e, cosa ancora più odiosa, per i diversamente abili che vogliono legittimamente accedere ai luoghi della festa; una logistica per la fiera ancora imperfetta ma comunque di buon livello; un’attenzione nei confronti dei visitatori esterni facilmente ravvisabile anche nelle piccole cose come le indicazioni di base; un sistema di vigilanza e di volontariato pronto ad amministrare gli snodi più complicati della congestionata area della festa; un intervento di pulizìa e di piccola manutenzione che ha subito restituito Gioiosa Ionica alla sua normalità: non sono affatto cose scontate, non sono affatto risultati di poco conto, non è stato così per tanto tempo (vedi edizioni di qualche anno fa).

Ovviamente, rimangono errori e deficienze, talvolta anche diabolicamente reiterati, sui quali sarebbe opportuno provare ad intervenire puntualmente. Due su tutte: (1) la fiera, per quanto sufficientemente organizzata e in presenza di un fastidioso rincaro dei prezzi di alcuni operatori privati (giostre e ristoratori, in primo luogo), rimane ancora limitata in gran parte alle due giornate conclusive: visti anche gli investimenti complessivi effettuati, sarebbe auspicabile allargare ed ampliare la fiera stessa, in modo tale che vi sia una presenza di venditori meglio distribuita sulla settimana di festeggiamenti; (2) il “Gioiosa Percussioni Festival” ha conosciuto un’edizione minore, poco originale e accattivante, con una promozione insufficiente: l’idea è assolutamente lucida e pertinente, ma va sviluppata in modo convinto, attivando una tempistica organizzativa e una direzione artistica assai più coerenti.

San Rocco sul piazzale della Chiesa Matrice – fonte: pagina fb GIOIOSA IONICA (RC)

Infine, permane un’ultima opzione strategica da perseguire, scelta che assorbe e porta a sintesi anche le riflessioni sopra indicate: come strutturare complessivamente la settimana dedicata alla Festa di San Rocco. Per essere più espliciti e immediati: quanti e quali spettacoli musicali? quali altre iniziative come “Emozioni al Castello”? la Sagra del Pezzo Duro non sarebbe meglio spostarla in altra data? come consentire a tutti i cittadini, senza distinzione alcuna, di muoversi agevolmente? Domande che presuppongono un ragionamento pubblico di lunga gittata, esclusivamente funzionale al miglioramento dell’evento e all’individuazione della formula organizzativa più lungimirante.

In ogni caso, per concludere davvero, godiamoci ancora la grandezza della Festa di San Rocco: Gioiosa è una comunità dal potenziale superiore alla media, ricordiamocene sempre e non soltanto nella splendida ultima domenica d’Agosto.

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