L’ex sindaco Riccio interviene sui 43 cauloniesi licenziati a causa dell’amministrazione Tucci-Belcastro

L’ex sindaco Riccio interviene sui 43 cauloniesi licenziati a causa dell’amministrazione Tucci-Belcastro

Riceviamo e pubblichiamo:

Chiamato in causa da più parti, sento il dovere di chiarire alcuni aspetti della vicenda che riguarda il Centro per minori non accompagnati di Ursini, che mi ha visto coinvolto in prima persona in qualità di Sindaco .
Premetto che nei 5 anni in cui sono stato alla guida dell’Amministrazione , ho sempre cercato di non perdere di vista l’interesse comune e sfido chiunque a dimostrare che un atto della mia Amministrazione abbia portato vantaggi a me personalmente o a persone a me vicine. Dico questo perché anche in questa vicenda ho seguito questa linea di condotta .
Nel momento in cui mi è stato proposto che il Ministero dell’Interno avrebbe potuto finanziare un progetto di circa 2 milioni di euro che riguardava l’accoglienza dei minori non accompagnati , ho subito pensato ai risvolti positivi che avrebbe potuto portare nella nostra comunità. Non ho fatto calcolipolitico-elettorali né ho chiesto l’appartenenza a questo o quel partito. Ho solo pensato che questo progetto poteva avere risvolti positivi dal punto di vista economico nel mio Paese.
Per ottenere questo finanziamento era necessario che il Comune desse in locazione all’associazione “Caulonia 2.0” dei locali di sua proprietà per accogliere i minori.
Questi locali erano rappresentati dalle ex scuole di Ursini e si trovavano in forte stato di degrado. Da questa operazione il Comune avrebbe avuto due grossi vantaggi: la ristrutturazione dei locali e una entrata nelle casse comunali di diverse decine di migliaia di euro all’anno. Per non parlare poi dell’importante risvolto occupazionale in quanto si prevedevano circa 40 posti di lavoro.
Era il mese di Settembre 2016 . Ci si è accorti subito che vi era un problema : gli immobili non erano accatastati per cui non potevano essere dati in locazione. L’unica strada da percorrere per evitare di perdere questo finanziamento era dare la disponibilità dei locali in attesa che venissero regolarizzate le procedure per la locazione .
Così come ho fatto in altre occasioni ( vicenda della farmacia nel Centro storico), mi sono assunto la responsabilità con una lettera del Settembre 2016 in cui si dava la disponibilità dei locali. Non credo che quella lettera fosse illegittima anche perché sottolineava la necessità di regolarizzare la locazione degli immobili. Non credo di aver imbrogliato nessuno né tanto meno di aver fatto qualcosa di illegale.
Questo è ciò che ha fatto il Sindaco Riccio e che credo avrebbe fatto qualsiasi Sindaco che avesse a cuore l’interesse della sua comunità.
Quella lettera da me firmata, in cui viene data la disponibilità dei locali, ha permesso all’associazione “ Caulonia 2.0 “ di ottenere un finanziamento di svariati milioni di euro . Senza quella lettera firmata dal Sindaco Riccio , Caulonia avrebbe perso questa opportunità.
Qualcuno, non abituato ad assumersi responsabilità, cerca di sminuire questo atto, anzi addirittura di prenderne le distanze mortificando decine di giovani che lavorano in questo progetto.
Chiedo scusa a tutta la mia Comunità se mi sono permesso di fare questo e chiedo scusa a quei 40 ragazzi che lavorano in quel progetto se ho permesso loro di avere una boccata di ossigeno in questo contesto di crisi economica.
Ci tengo a sottolineare che ho fatto questo senza guardare la carta d’identità di chi lavora in questo progetto e sfido chiunque a dimostrare che una sola di quelle persone lavora in quel progetto su mia indicazione. Probabilmente gli attuali amministratori non condividono questo mio modus operandi. Ma credo che sia quello che dovrebbero fare tutti i Sindaci e tutti gli amministratori anche se si paga un prezzo politico notevole in termini di consenso.
Poi vi è stata la mia vicenda personale di salute per cui mi sono assentato alcuni mesi. Al mio rientro insieme all’attuale Sindaco, allora vice-sindaco , abbiamo subito sollecitato l’ufficio tecnico,con una lettera da entrambi sottoscritta e presente agli atti del Comune, a completare l’iter per l’accatastamento degli immobili .Credo che anche in questo caso né io né il vice-sindaco(attuale sindaco), abbiamo imbrogliato qualcuno, né abbiamo commesso qualcosa di illegittimo nel dire al responsabile dell’ufficio tecnico di affrettarsi a regolarizzare la posizione degli immobili.
Nel momento in cui l’ufficio tecnico mi comunicava l’accatastamento degli immobili , l’ Amministrazione da me guidata attraverso una delibera di indirizzo dava mandato al responsabile dell’ufficio a procedere alla regolarizzazione del contratto di locazione. Questa delibera non era altro che il completamento dell’iter procedurale avviato e confermato dalla lettera sottoscritta da me e dall’attuale Sindaco. Tengo a precisare che nell’ultimo mese il vicesindaco ,impegnato in campagna elettorale, è stato assente a tutte le delibere di giunta (basta controllare le delibere dell’ultimo mese) , anche perché si trattava di semplici delibere che ratificavano impegni già presi in precedenza.


L’Amministrazione attuale ha ritenuto opportuno revocare quella delibera dopo più di un mese che è operativa . Decisione che io non condivido e di cui ognuno si assume le proprie responsabilità.Mi pare di capire invece che ci si nasconde dietro cavilli burocratici per nascondere la volontà di mettere fine a questo progetto . Se nell’iter procedurale per dare in locazione quei locali c’è qualcosa da correggere, invito l’Amministrazione a farlo piuttosto che sospendere fino a revocare delibere che farannoperdere il finanziamento. Se , come qualcuno della maggioranza sostiene, la mia Amministrazione ha omesso di fare una delibera di Consiglio Comunale, o qualche atto utile per regolarizzare la procedura , chiedo scusa in prima persona ma nello stesso tempo invito l’Amministrazione attuale a completare questa procedura lavorando pure di notte ( orario consono alle vostre operazioni politiche).
Credo che da questa vicenda, così come dalla vicenda della squadra di calcio, nasce spontanea una riflessione che avevo fatto in tempi non sospetti : questo Paese avrebbe avuto bisogno di un’Amministrazione che avesse l’autorevolezza di rappresentarel’intera comunità per superare le sfide che lo attendevano.
Invece si è voluto fare diversamente. Si è voluto frantumare un Paese già diviso pur di sedersi sulle poltrone. Si è voluto mettere in atto un modo di fare politica basato sulla delegittimazione dichi non ti ubbidisce ( vedi vicenda del Consorzio di Bonifica). Di ciò ognuno si assume le responsabilità . Io sono lontano da questo modo di fare politica e non mi piegherò al potente di turno perché sono stato e sarò sempre un uomo libero .

Se questa Amministrazione riuscirà a far perdere 40 posti di lavoro solo perché coloro che ci lavorano non sono portaborse di questo o di quel politico, e non si sono piegati al potente di turno, credo che il disastro sarà completo in poco più di un mese di Amministrazione. Ai 40 ragazzi che hanno perso il lavoro ed alle loro famiglie voglio solo testimoniare la mia amarezza : sarò sempre con Voi al di là della vostra appartenza politica ,come avrebbe dovuto fare un Sindaco ed un’Amministrazione attenta ai bisogni del proprio Paese.

Ninni Riccio

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