Oggi torna Giornata FAI a Roccella Ionica

Oggi torna Giornata FAI a Roccella Ionica

Riceviamo e pubblichiamo:

Giungono alla VI edizione le Mattinate FAI d’Inverno, il grande evento nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano dedicato al mondo della scuola, dove gli studenti sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona per scoprire le loro città da protagonisti.
Da lunedì 27 novembre a sabato 2 dicembre 2017, infatti, la Fondazione invita gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado a conoscere il patrimonio storico e artistico del loro territorio, accompagnati da altri studenti, gli Apprendisti Ciceroni, giovani appositamente preparati che, indossati i panni di narratori d’eccezione, racconteranno alle classi in visita il valore dei beni che verranno aperti in occasione delle Mattinate e le storie che custodiscono.
Grazie alle Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale saranno aperti, gratuitamente e in esclusiva, 200 meravigliosi tesori, poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico, in 120 città d’Italia.
Gli studenti avranno così l‟occasione di partecipare a visite guidate condotte da loro coetanei e di vivere un‟insolita esperienza di “educazione tra pari”.
L’edizione 2017 vedrà inoltre una più stretta collaborazione tra FAI e Gruppo Autogas, main sponsor del progetto, attraverso l’integrazione dei temi di sostenibilità ambientale. Gli studenti riceveranno un gadget con gli eco-consigli sul risparmio energetico e potranno partecipare dal 27 novembre al 10 dicembre al concorso a premi La tua idea green.
Il progetto Mattinate FAI d’Inverno è sostenuto da Gruppo Autogas, azienda già vicina al FAI in qualità di Corporate Golden Donor, e si avvale della collaborazione della Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, del contributo di Regione Toscana, del Patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e della partecipazione di ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Scuola.

Palazzo Carafa e Chiesa Matrice di S. Nicola
Sono i soli edifici integri dell‟abitato medievale di Roccella di S. Vittore, abbandonato durante i secoli XVIII-XIX e trasferito sul mare, ai piedi dell‟antico abitato. Le facciate del Palazzo e della chiesa delimitano l‟ampia platea major dell‟antico borgo e sono separati da un vicolo pubblico coperto, sul quale nel XVIII secolo fu costruito un vano che collegava il palazzo alla chiesa. Il palazzo è un‟imponente dimora di circa 60 ambienti su tre piani principali e due ammezzati, disposti intorno ad una corte centrale, con ampie scuderie e ambienti di servizio, sale di rappresentanze, uno scalone principale e una scala a chiocciola. Costruito dal Conte di Grotteria Vincenzo Carafa nei primi anni del
XVI secolo, fu ampliato da Giulia Carafa alla fine del XVII secolo, e completamente modificato tra il 1710 e il 1726 da Vincenzo Carafa, VI principe di Roccella, e dalla moglie Ippolita Cantelmo Stuart. Fu lasciato in rovina già dagli anni ‟20 del „900, quindi spogliato di ogni cosa e trasformato in ovile. Fu acquisito e recuperato nel 1980 dal Comune di Roccella. La Chiesa Matrice dedicata a S. Nicola di Bari è un ampio edificio a navata unica, fondato nel Medioevo ma rimaneggiato nel XVI secolo, quando furono creati l‟elegante portale e le due cappelle in fondo. Nel XVIII venne rifatta la facciata e a metà del secolo, riconfigurato completamente l‟interno, con la creazione di tre altari per lato. E‟ stato l‟ultimo edificio dell‟antica città, dismesso e chiuso al culto nel 1932.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Mazzone-Maiorana formati dai docenti responsabili prof.ssa Elisa Scali e prof.ssa Domenica Modaffari e dalla prof.ssa Marilisa Morrone Naymo che ha coordinato le attività del progetto.
Il bene sarà aperto alle scuole 1 e 2 dicembre dalle ore 9 alle 12.30.

Delegazione Fai Locride

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