Intervista all’assessore gioiosano Luca Ritorto di ritorno dagli impegni in Croazia
Si è concluso il meeting croato del progetto Solida, le delegazioni della Rete dei Comuni Solidali e del Comune di Gioiosa, sono rientrate in Italia.
Ecco un’intervista all’assessore gioiosano Luca Ritorto, di ritorno dall’esperienza croata
Gioiosa ormai ha una proiezione internazionale. Quali saranno i vantaggi?
Credo che sul tema dell’Europa occorre ancora lavorare all’interno delle nostre comunità. Dobbiamo recuperare un ritardo eccessivo che probabilmente ci ha portato anche ad avere un concetto troppo freddo delle opportunità che offre un’Europa unita. Aver proposto un progetto come “Solida” vuole avere anche un significato, provare a uscire da questa marginalità, proiettando la nostra comunità in un contesto di confronto europeo, su temi per noi molto importanti e attuali: l’accoglienza dei migranti e più in generale le politiche di inclusione e di partecipazione di tutti i cittadini.
Cosa riporterai a Gioiosa dopo l’esperienza croata?
L’importanza di potersi confrontare con altre realtà europee su diversi temi. A Erdut abbiamo discusso di volontariato, dei diversi modi attraverso i quali si può declinare l’impegno a favore dei più deboli. Tante pratiche, in ambiti diversi, tutte accomunate dalla volontà di sostenere chi ha più bisogno. Credo che sia questa l’idea d’Europa che dobbiamo coltivare sempre di più, per non abituarci ad un’idea fredda e burocratica del “vecchio continente”. In tal senso, abbiamo portato a Erdut l’esperienza positiva della nostra comunità, delle nostre tante associazioni che operano quotidianamente all’interno della realtà gioiosana, associazioni che in questi anni sono state spesso fondamentali nei percorsi di integrazione dei migranti all’interno della nostra comunità.
Quali sono i prossimi appuntamenti internazionali per il Comune di Gioiosa Ionbica?
Siamo ancora all’inizio del percorso. Abbiamo un obiettivo ambizioso: rendere “stabile” questa rete di comuni, per un impegno costante sui temi oggetto del progetto “Solida”. Fin dal prossimo appuntamento in Portogallo, a febbraio, si comincerà a discutere di una rete europea dei comuni solidali.
Ufficio stampa Recosol- progetto Solida