Nascere in Calabria: lettera d’amore ad una terra difficile

Nascere in Calabria: lettera d’amore ad una terra difficile

Dalla Calabria non si parte, in Calabria non si torna. In Calabria si resta: è uno spazio geografico in cui ti trovi comunque, accompagnato dal pensiero di averla ritrovata o perduta.
Se sei nato in Calabria, sai che dovrai sempre difenderla da qualsiasi retorica, positiva o negativa che sia, perché la retorica è comunque una forma di menzogna.
Se sei nato in Calabria, hai la certezza che ti farà arrabbiare e spazientire fino a credere che non ci sia alcuna speranza: proprio in quel momento, però, la tua terra avrà più bisogno di te.
Se sei nato in Calabria, dovrai preservare quel che per te rappresenta: una piazza, un odore, una spiaggia, un tramonto sul mare. La ricordi con nostalgia anche se è viva e presente. Pensi a come sarebbe dovuta essere e a come potrebbe essere domani: se sei nato in Calabria sai cosa sia la nostalgia del futuro, che costituisce un ossimoro, una contraddizione, proprio come la Calabria.
Se sei nato in Calabria, ti dispiacerà in ogni caso: sia che tu sia andato lontano, sia che tu ancora ci viva. Ti sembrerà di non aver fatto abbastanza o di aver perso tutto il tuo tempo a cercare, invano, di farci qualcosa.
Se sei nato in Calabria non hai scampo: te ne sei innamorato perdutamente, anche se lo neghi a te stesso perché preferiresti non averlo mai fatto.
Se sei nato in Calabria vorresti che anche gli altri se ne innamorassero in quel modo selvaggio e anarchico tipico degli amori giovanili, e comprendi che in fondo l’amore ha l’amore come solo argomento.
Se sei nato in Calabria vorresti che tutti la amassero come la ami tu.

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