Locri, nuovamente allagato il liceo “Oliveti-Panetta”

Locri, nuovamente allagato il liceo “Oliveti-Panetta”

Riceviamo e pubblichiamo

Servirsi del modo di dire “la goccia che fa traboccare il vaso” sa di umorismo amaro ma d’altra parte, quando istituzioni e burocrazia rallentano di troppo la soluzione di un problema, il migliore partito sembra essere quello di ridere per non piangere.
Del resto, se il comico Will Rogers affermava che: «Non è difficile essere umorista quando tutto il governo lavora per noi», anche i lavoratori e gli studenti del Liceo Classico e del Liceo Artistico di Locri, colpiti per la quinta volta da distruttivi atti di vandalismo, possono darsi felicemente al cabaret.
O alla farsa.
Perché di una triste farsa sembra trattarsi.
Ma veniamo ai fatti ed ai numeri perché sono quelli che fanno più impressione: a partire dal 18 ottobre dello scorso anno fino ad oggi, l’Istituto Scannapieco di Locri, che ospita il Liceo Classico nonché le sezioni del biennio del Liceo Artistico di Locri, è divenuto il bersaglio prediletto di pericolosi atti vandalici.
Per ben cinque volte, infatti, la scuola è stata allagata ed imbrattata vergognosamente e, certi della loro impunità, gli autori della “bella impresa” hanno addirittura annunciato il loro ritorno con scritte offensive.
Un mare di acqua sporca che travolge anni di lavoro serissimo e di impegno per la promozione culturale del territorio.
Un mare di acqua sporca che il personale ausiliario della scuola si affatica ad asciugare.
Un mare di acqua sporca che minaccia la sicurezza dei nostri alunni.

Sì, si è arrivati a questo, il Problema con la “P” maiuscola, che poteva essere evitato.
A questo punto il lettore si chiederà “cosa si sarebbe dovuto fare e perché non è stato fatto” e noi siamo qui per rispondere a queste domande.
Bisogna sapere che la nostra scuola non è dotata né di un efficace sistema di allarme né di un impianto di video sorveglianza e perciò è vulnerabile.
Ma bisogna anche sapere che il Dirigente Scolastico, prof.ssa Giovanna Maria Autelitano, ha già chiesto da tempo alle autorità competenti l’autorizzazione per sanare questo problema.
E si deve ricordare che ogni atto vandalico è stato debitamente denunciato alle forze dell’ordine e segnalato a Chi dovrebbe tutelarci.
Non pensa il lettore che, non diciamo dopo il primo, ma almeno dopo il secondo “attacco” alla nostra scuola, si sarebbe dovuto fare qualcosa? Insomma, questa brutta storia è iniziata il 18 ottobre del 2017!
Usando ancora una volta una metafora tragicomica per non piangere troppo (del resto le lacrime potrebbero far aumentare pericolosamente il volume dell’acqua da asciugare), noi non vogliamo “gettare la spugna”, ma per il momento la scuola deve essere chiusa per tutelare i nostri studenti.
Il Decreto di chiusura dell’edificio prevede la sospensione dell’attività didattica per tre giorni, nel frattempo noi attendiamo delle risposte per poter proseguire nel nostro lavoro con serenità.

Il personale dell’Istituto d’Istruzione Superiore
“Oliveti- Panetta”

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