Alla Casa delle Donne di FimminaTV, un incontro sulla legge 194

Alla Casa delle Donne di FimminaTV, un incontro sulla legge 194

Riceviamo e pubblichiamo

Roccella J. RC – Si è svolto ieri mattina un incontro sull’anniversario della legge 194 del 1978, entrata in vigore proprio il 22 maggio di quell’anno e oggi strumento di contesa tra diverse fazioni politiche.
Un incontro organizzato dalla Casa delle Donne di FìmminaTV, l’emittente televisiva che ha aperto le porte della propria redazione e ha trasformato uffici e studi di registrazione in ambienti aperti e accoglienti, rivolti alle donne e alla società civile. Una serie di servizi, insomma, dediti alla soluzione dei problemi e non solo al loro racconto.

Oggi la questione dell’attuale applicazione della legge 194, della querelle sui medici obiettori, sulla difficoltà di efficacia dei consultori che stanno per essere smantellati dalla politica del contenimento della spesa, ha trovato spazio in un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato Mimma Pacifici, Cgil regionale, Maria Carmela Lanzetta, già ministro per gli affari regionali oggi attivamente impegnata per il suo territorio, Daniela Diano, responsabile del consultorio familiare di Siderno, Concetta Gioffrè, Presidente CRI-Comitato Riviera dei Gelsomini, Fausta Tassone, presidente Fidapa Roccella, Rossella Scherl, scrittrice e membro della redazione di FìmminaTv, Raffaella Rinaldis, Valentina Femia rispettivamente direttore e giornalista di FìmminaTv.

Il gruppo, insieme alla consigliera regionale di parità Tonia Stumpo e al consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, entrambi in collegamento internet, ha fatto il punto della situazione sulla applicazione della legge e sulla difficoltà della garanzia della corretta applicazione della stessa. Nel suo intervento Tonia Stumpo ha segnalato una buona prassi “La 194 è la conquista dei diritti delle nascite consapevoli. Voglio ricordare che con questa norma oggi si sono ridotte anche le interruzioni di gravidanza nel tempo, verso una gravidanza più consapevole. Questo vuol dire che in nessuna struttura pubblica può essere impedito l’applicazione della legge. A questo proposito ricordo per la Calabria il caso Crotone, dove il direttore sanitario ha provveduto ad assumere sanitari non obiettori ed a breve riprenderà il servizio degli stessi x l’interruzione di gravidanza, nel rispetto della legge e nel rispetto dei diritti delle donne e delle gravidanze consapevoli. ”

Da questa dichiarazione ne è nata la determinazione di sottoporre alle istituzioni sanitarie regionali, la divulgazione delle buone prassi di corretta applicazione della legge, come il caso di Crotone, e di avviare contestualmente un lavoro di monitoraggio degli effetti della chiusura dei consultori familiari nel territorio regionale. Giudiceandrea si è detto disponibile ad aiutare l’avvio dell’iter proposto dal gruppo. Un gruppo destinato a crescere, dove le persone oggi presenti hanno fornito preziosi contributi di chiarezza e ponendo la stessa Casa delle Donne di FìmminaTv come centro operativo della rete che si sta costituendo.

Tutte dal proprio profilo professionale hanno descritto gli effetti devastanti di una cattiva informazione, della difficoltà di organizzare servizi di prevenzione, dove non solo l’interruzione di gravidanza nella sua gestione legislativa è messa a rischio ma l’intera salute degli adolescenti, con malattie sessualmente trasmissibili delle quali ormai non si sentiva più parlare.
Da tutti un forte sostegno alla Casa internazionale di Roma che dopo decenni di attività a servizio dei diritti delle donne, si vede sfrattata dalla prima sindaca romana.

 

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