Rottura fra Loccisano e Mazzaferro-Depino: l’iniziativa di Insieme per lo Sviluppo conferma

Rottura fra Loccisano e Mazzaferro-Depino: l’iniziativa di Insieme per lo Sviluppo conferma

La rottura fra Domenico Loccisano e Giuseppe Mazzaferro (con il quale è schierato anche Domenico Depino) è la grande novità della politica gioiosana, l’elemento che ha rimesso tutto in moto dopo una fase di sostanziale stallo. Anche perchè la suddetta rottura è levatrice di un’operazione politica ancora più sottile e certamente più spregiudicata: l’accordo a tre fra PD, Idee in Movimento e gruppo Mazzaferro-Depino, accordo paritario che presupporrebbe 4 candidati ciascuno nella lista Cambiamo Gioiosa di Tito Greco.

A certificare una situazione già ampiamente nota a tutti gli ambienti politici gioiosani, è stata l’iniziativa di ieri sera all’Auditorium Comunale, a cura della lista Insieme per lo Sviluppo guidata da Domenico Loccisano.

Parole chiare ed inequivocabili, quelle ascoltate: traditori e inaffidabili, secondo Giuseppe Demartino (il primo degli intervenuti); incoerenti, nel secondo intervento di Matteo Angiò; scorretti anche sul piano dei rapporti umani, nella lunga riflessione conclusiva di Domenico Loccisano.

Si tratta di un “cambio di casacca”, a pochi giorni dalla presentazione della lista, che avrà delle evidenti ricadute su tutta la competizione elettorale. Intanto, le prime conseguenze sono per Insieme per lo Sviluppo, che perde una parte consistente della propria lista e che si trova in oggettiva difficoltà nella formazione di una proposta complessivamente competitiva, per quanto Loccisano continui a manifestare la ferma intenzione di andare avanti. Secondariamente, ripercussioni inevitabili sono avvertite anche in Gioiosa Bene Comune, la lista del Sindaco Fuda, che dovrà adesso ricalibrare la scelta di alcuni candidati e le modalità della campagna elettorale. Infine, anche Cambiamo Gioiosa – la lista promotrice di questa improvvisa “migrazione” politica – si prepara a presentare un profilo chiaramente diverso da quello immaginato fino a solo qualche giorno fa.

L’intervento di Matteo Angiò

Loccisano, nell’iniziativa di ieri sera, si è rivolto in modo specifico ai ragazzi gioiosani del M5S, chiedendo loro di scendere in campo e di dare il proprio contributo diretto alle prossime comunali. Così come forte è stato il messaggio di contestazione indirizzato al Partito Democratico di Modafferi e Tarzia, protagonisti di un’alleanza semplicemente innaturale e contro la stessa storia da cui provengono, PD che potrebbe ancora “redimersi” aprendo un eventuale dialogo con Insieme per lo Sviluppo.

L’incontro all’Auditorium, però, ha visto anche una critica a tanta parte del programma e dell’azione amministrativa di Salvatore Fuda, che rappresenta sicuramente una lista di persone educate e brillanti ma che ha prodotto oggettivamente poco – questa l’opinione di Loccisano e dei suoi –  per Gioiosa Ionica. Contestazioni alle opere pubbliche non realizzate (rotonda Viale Rimembranze, riqualificazione C.da Cardusa, mancato completamento campo sportivo), alla gestione del sistema idrico (tariffe fra le più alte d’Italia e nessun intervento concreto per il miglioramento della rete), alla raccolta differenziata (bene il percorso avviato, ma tutto è avvenuto troppo tardi e senza riuscire a coprire l’intero territorio comunale), all’accoglienza dei migranti (che avrebbero dovuto essere solo di passaggio e che invece adesso sostano lungamente a Gioiosa Ionica), alle iniziative culturali (è definito fallimentare l’investimento realizzato durante l’ultimo periodo natalizio), al Piano Strutturale (che giace nei cassetti del Comune e la cui mancata approvazione impedisce una corretta programmazione urbanistica per il futuro di Gioiosa).

Loccisano non ha mancato di rilanciare due dei suoi obiettivi di programma, quelli considerati fondamentali e quasi irrinunciabili: uscire dalla “gabbia” di Sorical costruendo una nuova condotta idrica che renda autonomo l’approvigionamento dell’acqua comunale, investimento che potrebbe essere realizzato chiedendo ai gioiosani una sorta di preventiva “imposta di scopo”; pretendere dal Ministero dei Beni Culturali un immediato ed esaustivo intervento a favore del patrimonio archeologico del Naniglio, visto che Reggio Calabria (Sovrintendenza e Città Metropolitana) ha ampiamente dimostrato la propria inadeguatezza.

Non particolarmente significativa la partecipazione dei gioiosani. Un peccato, perchè informarsi e confrontarsi sulle varie ipotesi elettorali in campo è fattore di sicura crescita democratica per la nostra comunità, può davvero permettere lo svolgimento di un voto consapevole e libero.

In ogni caso, ci attendono 8-9 giorni di sicure fibrillazioni politiche e anche personali: le seguiremo e le racconteremo come sempre, non nascondendoci mai dietro false e inutili ipocrisie mediatiche.

L’intervento di Giuseppe Demartino

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