Chiara Sasso di Re.Co.Sol. cittadina onoraria di Riace insieme a Gino Strada e padre Zanotelli

Chiara Sasso di Re.Co.Sol. cittadina onoraria di Riace insieme a Gino Strada e padre Zanotelli

Notizia tratta da: lastampa

Oggi, venerdì 31 agosto, la valsusina «doc» Chiara Sasso diventerà cittadina onoraria di Riace: il paese calabrese che negli ultimi anni si è imposto alle cronache italiane per le sue politiche aperte all’accoglienza dei profughi in arrivo dal Mediterraneo. Insieme a Chiara Sasso, molto nota in Val Susa come scrittrice e per aver contribuito alla nascita di varie associazioni culturali e ambientaliste, il sindaco Domenico Lucano conferirà la cittadinanza onoraria a Gino Strada, fondatore di Emergency, e a padre Alex Zanotelli, missionario in Africa per molti anni e oggi sostenitore, insieme all’intellettuale e attivista nata a Bussoleno, del progetto del Comune della Locride per favorire l’integrazione dei migranti e l’aiuto di chi fugge da guerre e povertà.

Le sue pubblicazioni
Chiara Sasso ha all’attivo decine di pubblicazioni sulla lotta alla Torino-Lione in Val Susa, sulle storie dei partigiani locali, sulle politiche di cooperazione. Compresi due volumi («Riace, terra di accoglienza» e «Trasite, favorite, grandi storie di piccoli paesi. Riace e gli altri») sul «modello Riace», che l’ha portata anche a fondare, 15 anni fa, la Rete dei Comuni solidali attorno a cui oggi ruotano oltre 250 enti locali italiani che condividono politiche di solidarietà internazionale, integrazione sociale e buone pratiche.

Chiara Sasso ha anche contribuito – in collaborazione con l’Anpi condovese – alla nascita del museo della Resistenza di Valle. Ed è tra i fondatori (insieme a Bruno Carli, Luigi Cantore, Roberto Canu, Armando Ceste e altri amici del Gruppo 33) del Valsusa Filmfest: la rassegna itinerante di cinema e recupero della memoria storica del territorio che da oltre vent’anni propone in Valle iniziative culturali e di impegno sociale utilizzando il mezzo del docufilm e della pellicola cinematografica. Lo stesso linguaggio che da tempo la vede tra i protagonisti di RiaceInFestival e LampedusaInFestival.

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