La Rete dei Comuni Solidali ha partecipato alla conferenza internazionale di Beirut

La Rete dei Comuni Solidali ha partecipato alla conferenza internazionale di Beirut

 

Il 6 e il 7 dicembre si è svolto in Libano un incontro internazionale, organizzato da Amelassociation e Samusocial International con la partecipazione di Un Ponte Per… su La fine dell’esclusione dei più vulnerabili: Solidarietà, Umanità e Dignità con le persone in esilio. Il Libano nonostante abbia oltre 1.500.000 profughi per circa 6.000.000 di abitanti, non ha aderito alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e non riconosce perciò lo stato di rifugiato. L’azione delle ONG e delle associazioni umanitarie è quindi fondamentale a garantire un minimo di sussistenza a tutti profughi giunti in questa terra che è ormai un’unica frontiera. Due giorni di lavori e scambi molto intensi a cui ha partecipato in rappresentanza di Re.Co.Sol., Roberta Ferruti portando la testimonianza di Riace e del progetto SOLIDA che Recosol ha promosso su scala europea. Diviso in due giornate, la prima con la visita ai campi profughi siriani e a Chatila alle porte di Beirut; mentre la seconda, il 7 dicembre, presso la sede dell’Istituto francese di Beirut dove si è svolta una plenaria con interventi su le diverse criticità dell’accoglienza nel mondo. Un momento di incontro importantissimo per confrontarsi sulle diversità, per trovare punti di contatto e di condivisione su un tema, quello delle migrazioni, attuale per tutti. La necessità di ripartire dalle municipalità, dalla sensibilizzazione civile sembra essere una necessità condivisa così come la forte esigenza di fare rete tra tutte le realtà che lavorano per un mondo accogliente e solidale. “Una due giorni molto intensa” dichiara Roberta Ferruti “che certamente non sarà fine a se stessa ma l’inizio di una collaborazione futura. Ringraziamo Un Ponte Per… per averci proposto agli organizzatori e Amel e Samusocial International per il lavoro incredibile che svolgono ogni giorno”. La convention si è conclusa con un prossimo appuntamento di lavoro per il 2019, questa volta in Africa.

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