La Corte costituzionale affonda la legge “Salva Comuni” di Renzi. Conseguenze per molti Comuni calabresi

La Corte costituzionale affonda la legge “Salva Comuni” di Renzi. Conseguenze per molti Comuni calabresi

Notizia tratta da: laCnews24

Non solo Reggio. L’ombra del dissesto finanziario incombe sempre più minaccioso su ben 70 Comuni calabresi, che si andrebbero ad aggiungere così ai 54 già in default conclamato
Sono queste le dirette conseguenze di una recente sentenza della Corte costituzionale, la 18 del 2019, che ha cancellato la possibilità di spalmare su trent’anni i debiti, introdotta nel 2016 dall’allora governo Renzi. Un vero e proprio salvagente che Palazzo Chigi lanciò a moltissimi Comuni italiani, soprattutto al Sud, che stavano annegando in un mare di “pagherò” mai onorati. In quell’occasione furono in molti a stigmatizzare una scelta che, se da un lato avrebbe consentito di aiutare nell’immediato gli enti locali evitando che andassero gambe all’aria, dall’altro ha caricato sulle amministrazioni che verranno il gravame di debiti che non hanno contratto.  

Oggi quella ciambella di salvataggio si è afflosciata miseramente, bucata dalla Consulta che ha definito incostituzionale nascondere il disavanzo sotto un tappeto lungo tre decenni, facendo ricadere le conseguenze dell’indebitamento sulle generazioni future e sottraendo agli elettori la possibilità di giudicare gli amministratori in base ai risultati di bilancio realmente conseguiti. Insomma, basta conti dopati, che così sono bravi tutti.

Il Comune che per primo ha deciso di affrontare questa tempesta perfetta, è quello di Reggio Calabriache si ritrova sul groppone circa 50 milioni di euro di disavanzo ancora da smaltire
Per il sindaco Giuseppe Falcomatà, che ieri a ha riunito la sua maggioranza per fare il punto della situazione, la dichiarazione di dissesto è pressoché inevitabile. Le poche speranze residue di evitare il default sono affidate a un provvidenziale, ma molto improbabile, intervento del Governo gialloverde, con il varo di un decreto salva Comuni
È molto difficile, però, immaginare che Palazzo Chigi, alle prese con una coperta già troppo corta per reddito di cittadinanza e quota 100, decida di andare in aiuto delle amministrazioni a rischio dissesto, tanto più che gli enti indebitati si concentrano soprattutto al Sud e il cuore di Salvini, si sa, batte al Nord.

Tra le amministrazioni che in queste settimane stanno valutando gli effetti dirompenti della sentenza della Corte costituzionale, ci sono anche quelle di Cosenza e di Lamezia Terme, che rientrano nella top ten dei Comuni italiani più popolosi che sono ricorsi alle “comode” rate trentennali per cercare di mettere sotto controllo i bilanci e ora, proprio a causa della sopraggiunta impossibilità di continuare a spalmare i debiti, si ritrovano nuovamente in cattive acque.

Ancora più grave la situazione a Vibo Valentia, dove il nuovo dissesto andrebbe a incunearsi su quello vecchio del 2013, caso unico in Italia che, purtroppo, sta facendo scuola come pessimo esempio di gestione amministrativa da non seguire. Dissesto sempre più vicino anche per Rende e Castrovillari, tra i comuni più popolosi di quelli in lista.
In sintesi, dopo la sentenza della Consulta, a rischiare il default sono tutte le amministrazioni che hanno presentato un piano di riequilibrio finanziario.

I Comuni calabresi in dissesto e riequilibrio finanziario
 Clicca QUI per vedere la lista di tutti i comuni in dissesto e in riequilibrio finanziario

Enrico De Girolamo

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