Camini, educazione globale e istruzione di qualità i temi della Giornata Internazionale della Gioventù

Camini, educazione globale e istruzione di qualità i temi della Giornata Internazionale della Gioventù

Numerosi ospiti, rappresentanti istituzionali e un folto pubblico, lunedì scorso, sono giunti a Camini (RC) per la “Giornata Internazionale della Gioventù”, istituita venti anni fa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la Risoluzione A/RES/54/120 in onore delle nuove generazioni da sostenere e valorizzare quali agenti responsabili dello sviluppo globale. Per il terzo anno consecutivo l’antico borgo, che fa dell’accoglienza un modello di vita, ha ospitato le celebrazioni della “Giornata Internazionale della Gioventù” promosse da un partenariato ancor più esteso rispetto alle due edizioni precedenti. Tra i numerosi enti pubblici e privati coinvolti al fianco della cooperativa EUROCOOP “Jungi Mundu”, troviamo la Pro Loco “Passarelli Rinaldo Sisto” di Camini, il Centro Europe Direct di Reggio Calabria, l’EDIC Calabria & Europa e l’associazione Eurokom Calabria & Europa, entrambi di Gioiosa Jonica (RC), le associazioni JIMUEL Onlus – Internet Medics for Life, l’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato (CZ), l’Agenzia di Promozione Integrata per i Cittadini in Europa (APICE), il think tank di divulgazione economica “Open Calabria”, l’associazione per la ricerca e la promozione delle pratiche di filosofia dialogica nella scuola e nella società “Amica Sofia”, FOCS – Formazione e Lavoro, la cooperativa sociale “PATHOS Mondi Meticci” di Caulonia (RC), l’associazione culturale “Terre Vivaci” di Roma con l’iniziativa “STESI DALLE TESI© Il Bel Sapere”, la Casa della Poetessa di Riace (RC) e il media partner Ciavula. Il tutto con il patrocinio del Comune di Camini, la partecipazione di altri enti locali del territorio delle province di Catanzaro e Reggio Calabria e l’augurio dell’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) tramite un messaggio in videocollegamento con il Direttore Generale, l’Avvocato Domenico De Maio.

Il tema proposto a livello internazionale per l’anno 2019 è stato quello dell’educazione globale e dell’istruzione di qualità, racchiuse nello slogan “Trasformare l’educazione”, che trae ispirazione dall’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma che 193 Paesi membri dell’ONU (fra cui l’Italia) hanno sottoscritto nel 2015. Obiettivo finalizzato a «garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti». Tema su cui già a Camini si lavora da tempo nelle scuole.

Per quanto riguarda il contesto europeo, è importante ricordare quanto emerso dall’Education and Training Monitor, ovvero la Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione, la principale opera della Commissione europea dedicata al tema dell’istruzione e della formazione nell’Unione europea, pubblicata con cadenza annuale, in cui si analizzano e comparano le principali sfide per i sistemi educativi europei. In merito alla situazione italiana, attraverso tale rapporto si apprende come si tratti di uno dei Paesi con il livello più basso d’investimento in educazione, tanto in rapporto al PIL (3,9 percento nel 2016, comparato al 4,9 percento della media europea), quanto in rapporto al totale della spesa pubblica (7,9 percento contro il 10,2 percento). I dati relativi ai fondi pubblici per il settore universitario riportano uno 0,3 percento di risorse investite, a fronte dello 0,7 percento europeo. Il Consiglio europeo ha anche richiesto all’Italia un impegno specifico affinché siano «favorite la ricerca, l’innovazione, le competenze digitali e le infrastrutture attraverso lo stanziamento di fondi mirati» e «aumentata la formazione professionale dell’istruzione superiore». Un’altra sfida di capitale importanza è quella rappresentata dai numerosi giovani che non lavorano, né studiano, né sono impegnati nella formazione. Un quinto dei giovani cittadini italiani (20,1 per cento) tra i 15 e i 24 anni, nel 2017, rientrava in questa categoria, rappresentando la più alta percentuale in Europa, la cui media si attesta sui 10,9 punti percentuali. Il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro risulta, sempre secondo le analisi riportate dal rapporto di monitoraggio, estremamente difficoltoso anche per le persone altamente qualificate.

Le disparità a livello regionale sono persistenti e si ripercuotono sull’istruzione. Come evidenziato dai test INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), nelle regioni del Sud del paese il numero di studenti con scarsi risultati in italiano, matematica e inglese è significativamente più elevato se raffrontato ai dati dell’Italia settentrionale. Nel frattempo, i salari degli insegnanti italiani continuano a rimanere tra i più bassi a livello europeo e le prospettive di carriera risultano limitate rispetto all’esperienza e ai titoli di studio dimostrabili.

La percentuale di giovani che intraprendono gli studi universitari, infine, è tra le più basse in Europa (26,9 percento rispetto alla media UE del 39,9 percento nel 2017) anche a causa dell’aumento del costo di tali studi: le tasse universitarie italiane risultano le terze più alte in tutta Europa, e solo poco più di 9 studenti su 100 ricevono una borsa di studio.

Questi dati evidenziano quanto lavoro sia ancora necessario per rispondere con efficacia alle sfide poste dalle società contemporanea affinché l’educazione possa esprimere tutto il potenziale. Nel contesto del tema proposto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per la “Giornata Internazionale della Gioventù” del 2019, l’istruzione di base viene, infatti, ritenuta un fattore moltiplicatore a livello universale poiché svolge un ruolo imprescindibile per realizzare gli obiettivi principali dello sviluppo sostenibile, in particolare la promozione della crescita economica, la garanzia di un lavoro dignitoso per tutti e la costruzione di società pacifiche e inclusive.

In tale scenario globale, il piccolo ma dinamico comune di Camini, nell’area della Locride in provincia di Reggio Calabria, già protagonista di virtuose esperienze di ripopolamento attraverso programmi di inclusione sociale e di integrazione di persone migranti e richiedenti asilo, ha declinato il tema intorno alle specificità del lavoro della comunità locale e all’educazione come veicolo di trasformazione sociale e di crescita delle società maggiormente marginalizzate a causa della collocazione geo-strategica, economica e storica, come le aree interne. Per l’occasione sono stati presentati i primi risultati conseguiti nell’ambito dei programmi europei “Erasmus+” e “Corpi Europei di Solidarietà”, ora in corso di implementazione attraverso sei progetti concreti. Il caso di Camini è particolarmente significativo poiché insieme alle sfide del ripopolamento e della ricostruzione di un tessuto architettonico così come di welfare, è stato possibile – attraverso il percorso collettivo denominato “Camini Giovane” – contare anche sull’abbassamento dell’età media della cittadinanza residente in netta controtendenza con i dati che emergono dal livello nazionale e che vedono nell’invecchiamento della popolazione un elemento strutturale, in Italia come in altri paesi dell’Europa meridionale.

Nel corso della manifestazione è stato consegnato, a sorpresa, al sindaco Pino Alfarano di Camini il “Premio Mediterraneo 2019”. Giunto alla quarta edizione, il Premio, ideato dal regista umbro Folco Napolini, vuole essere un riconoscimento da assegnare chi si è distinto per valore e impegno civile. Quest’anno gli organizzatori che hanno presenziato alla consegna, nelle persone di Folco Napolini, Antonio Parrello e Federica Roccisano, hanno ritenuto di premiare il sindaco Pino Alfarano e, tramite lui, l’intera comunità di Camini per l’impegno portato avanti a favore dei valori dell’accoglienza, dell’umanità e della solidarietà.

«Per il terzo anno consecutivo ospitiamo un evento di portata internazionale tanto importante e significativo, come la Giornata Internazionale della Gioventù. E Camini risponde alla grande. Questo ci rende felici e orgogliosi – dichiara il sindaco Pino Alfarano –. Si tratta di iniziative che assicurano continuità di impegno e prospettive per il futuro della comunità, contribuendo a creare sviluppo tassello dopo tassello. Grazie all’impegno, costante e senza risparmiare energie, della cooperativa EUROCOOP “Jungi Mundu”, il nostro piccolo comune è sempre più centro del mondo. Siamo davvero soddisfatti per il coinvolgimento e sono felice del Premio ricevuto. Un Premio che arriva, appunto, grazie a questo lavoro di anni, lavoro condiviso, e che, perciò, appartiene a tutti, alla cittadinanza e a tutti coloro che a vario titolo alimentano con le loro energie il sogno di Camini. In questa giornata abbiamo respirato soprattutto tanta umanità, e questo ci emoziona, confermando una strada tracciata che abbiamo tutta l’intenzione di continuare a percorrere». (Foto Celestino Gagliardi)

Maria Teresa D’Agostino

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