Poste Caulonia marina: file interminabili e lunghe ore di attesa

Poste Caulonia marina: file interminabili e lunghe ore di attesa

“Lasciate ogne speranza, voi ch’ intrate”, la celebre fase che campeggia sulla porta infernale descritta da Dante Alighieri nella Divina Commedia, oggi non troverebbe collocazione più adatta se non all’ingresso dell’ufficio postale di Caulonia marina. Chiunque abbia avuto necessità di usufruire del locale ufficio, infatti, ha dovuto affrontare file interminabili e lunghe ore di attesa, situazione che diventa estremamente insostenibile durante il periodo di riscossione delle pensioni specialmente quando molti anziani, sin dalle prime ore del mattino, prendono d’assedio l’ufficio postale mentre è ancora chiuso.

A causa della perenne carenza di personale, come ho potuto constatare personalmente, sono funzionanti uno o due sportelli e non esiste distinzione di operazione (spedizione pacchi e raccomandate, pagamento bollettini, servizi finanziari) che è ormai diventata unica: il totem, preposto alla distribuzione dei biglietti indicanti il numero del proprio turno, da tempo dispensa solo la lettera “A” per tutti i servizi postali, anche per gli stessi titolari di conto Bancoposta che solitamente godono di precedenza. A volte, a partire da un certo orario, non è possibile neanche premere il tasto per prenotarsi perché l’apparecchio risulta fuori uso.

A questo si aggiunge il fatto che quando finalmente si riesce ad arrivare allo sportello può accadere che, essendo ormai in prossimità dell’orario di chiusura, non sia possibile neanche effettuare l’operazione desiderata e si venga invitati a ritornare il giorno successivo.

Dunque il risultato è sempre lo stesso: perdere un’intera mattinata.

Inoltre, se si ha la necessità di usare lo sportello automatico ATM quest’ultimo è funzionante pochissimi giorni al mese, per cui sarebbe più facile indovinare un terno al lotto che non il momento in cui poter prelevare il contante.

Tenendo in considerazione la vastità del territorio cauloniese, il fatto che vi è solo un altro ufficio postale presente nel Capoluogo, che la maggior parte dei residenti si dirige in quello della marina a cui, tra l’altro, fanno riferimento anche i Comuni limitrofi (come Stignano e Riace), si capisce come sia difficoltoso sostenere tale situazione e come sia praticamente impossibile per il personale far fronte ad un tale volume di utenza.

In molti stanno aggirando il problema recandosi presso l’ufficio postale di Roccella Ionica dove le cose fortunatamente funzionano ma questa non può essere la soluzione anche perché non tutti sono automuniti.

Visti i quotidiani disagi che vivono i cauloniesi, cosa puntualmente sottolineata da discussioni tra utenti e impiegati, invito il Sindaco a farsi portavoce di questo annoso disservizio perché un anziano o dei genitori con figli neonati in braccio non possono attendere quasi due ore per pagare un bollettino.

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