Giorno della Memoria: l’importanza di non dimenticare

Giorno della Memoria: l’importanza di non dimenticare

“Juden hier”. Qui abita un ebreo.
Questa scritta, con accanto la stella di David, è comparsa durante la scorsa settimana a Mondovì (Cuneo) sulla porta di casa della famiglia di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck nell’inferno dei lager nazisti e testimone dell’Olocausto, morta nel 1996. Oggi in quella casa abita il figlio Aldo.
È accaduto ancora. A pochi giorni dal Giorno della Memoria.
Un orrore che ci riporta a un passato oscuro che, puntualmente, torna alla ribalta.
Simili episodi trovano terreno fertile solo dove si è smarrito il senso della storia. Per questa ragione, mantenere viva la Memoria di ciò che è stato diventa più che mai necessario.
La Memoria non può essere ridotta a sterile prassi retorica utile a farci sentire a posto con la coscienza; deve piuttosto rappresentare un costante e consapevole esercizio culturale.
Le vittime dell’Olocausto, e tutti coloro che sono stati oppressi dall’uomo e dalla storia, avranno giustizia solo quando il ricordo delle sciagure del passato diverrà concreta presa di coscienza per la costruzione di un futuro migliore.

Photo by Jean Carlo Emer on Unsplash

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