Gioiosa Ionica ricorda Rocco Crisarà: un momento di condivisione tra cittadinanza e associazioni

Gioiosa Ionica ricorda Rocco Crisarà: un momento di condivisione tra cittadinanza e associazioni

Ė nella sala del Consiglio Comunale di Gioiosa Ionica che si è tenuto, sabato 1 febbraio, un momento di commemorazione per Rocco Crisarà, grande imprenditore gioiosano, proprietario della SAOR, l’azienda agroalimentare che molte volte ha portato Gioiosa tra le prime pagine di quotidiani e telegiornali.

Molti gli interventi che si sono susseguiti all’interno di una circostanza che ha visto la partecipazione della famiglia del compianto, dei dipendenti della SAOR, delle istituzioni, di molti cittadini e rappresentanti delle diverse associazioni gioiosane, stretti nella convinzione di aver perso una grande risorsa per il territorio e consapevoli, probabilmente, che difficilmente il suo ricordo andrà scemando. In particolare, tra le associazioni presenti, anche il Comitato San Rocco ha dimostrato profondo cordoglio per la perdita di Rocco Crisarà: un imprenditore illuminato –lo ha definito Pino Agostino, presidente del Comitato- attento alla formazione e alla crescita professionale dei suoi collaboratori; un uomo sempre in prima linea nei progetti di solidarietà sociale a favore della nostra comunità, fortemente attento ai festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono, San Rocco; una grande perdita per la sua e nostra Gioiosa.

A fine intervento, Pino Agostino e Nicholas Sfara, vice presidente del Comitato San Rocco, hanno consegnato alla famiglia una targa in ricordo di Crisarà,  ribadendo l’invito a non dimenticare, ma a lavorare e collaborare per tenere vivo il ricordo di una personalità, come quella di Rocco Crisarà, innamorata della sua terra e desiderosa di sprigionare tutte le sue potenzialità. Quella di Rocco Crisarà, dunque, è la storia di un sogno collettivo, lo svolgimento di un progetto che lo ha visto collocarsi, proprio la scorsa estate, nell’albo dei gioiosani illustri. Una storia ricca e in continuo fermento, come lo era lui, che oggi non giunge all’epilogo, ma semplicemente si rinnova per manifestare tutto il meglio di questa terra “genuina e profumata”, proprio come lui amava definirla.  

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