Arrestato imprenditore per detenzione di sostanze esplosive e tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso

Arrestato imprenditore per detenzione di sostanze esplosive e tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso

Agenti della Squadra Mobile e della Digos di Matera hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari, disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, nei confronti di un imprenditore edile cinquantunenne materano perché ritenuto responsabile dei delitti di detenzione e porto di sostanze esplosive di tentata estorsione.

Nell’ordinanza il Gip ha riportato la circostanza aggravante del c.d. “metodo mafioso”.

L’uomo era già sottoposto ad analoga misura cautelare in quanto ritenuto il mandante del danneggiamento dell’auto del consigliere regionale Roberto Cifarelli, causato la notte del 3 marzo scorso con un ordigno esplosivo, e responsabile di tentate estorsioni nei confronti di un altro imprenditore materano.

All’esito delle indagini, sviluppate dagli investigatori della Polizia di Stato, il Giudice ha ritenuto dimostrato, a livello di gravità indiziaria, che l’indagato avesse rivolto minacce, anche di morte, alle parti offese al fine di ottenere una somma di 450 mila euro a titolo di finanziamento o come investimento nella propria attività imprenditoriale in forte crisi economica, minacciando di far intervenire esponenti della criminalità organizzata in suo favore.

L’uomo aveva inoltre proposto a un noto pregiudicato materano di gambizzare l’imprenditore e il suo amico in cambio della somma di 5 mila euro, ottenendone però un deciso rifiuto e decidendo di far esplodere l’ordigno servendosi di esecutori materiali al momento rimasti ignoti.

Questura di Matera

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