Risparmi: come sono cambiate le abitudini degli italiani nel post covid?

Risparmi: come sono cambiate le abitudini degli italiani nel post covid?

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Stiamo ormai entrando nel terzo anno di pandemia: il coronavirus ha sconvolto le vite di tutte le persone, con pesanti conseguenze a livello sanitario ed a livello sociale. Il virus non è ancora stato sconfitto, ma con il lancio della campagna vaccinale si è ufficialmente entrati nell’era del post covid. Tra le tante abitudini che gli italiani sono stati in qualche modo costretti a cambiare, adeguandole allo stato emergenziale, ci sono anche quelle che riguardano i loro risparmi.

Una recente indagine condotta dal Centro Studi di Unimpresa ha mostrato quanto le famiglie e le imprese siano state molto più accorte, aumentando quelle che sono le loro scorte di liquidità. Nel corso dell’ultimo anno, il totale delle somme aggiuntive accumulate sfiora i cento miliardi di euro: rispetto a dodici mesi prima, le scorte delle famiglie sono aumentate del 6%, mentre quelle delle imprese hanno registrato un +12%.

Le nuove abitudini di risparmio delle famiglie italiane

Lo strumento bancario che ha beneficiato maggiormente di questo aumento di liquidità, ovviamente, è stato il conto corrente. Continua a crescere il numero delle banche attive anche o solo online, quindi diventa sempre più importante mettere a confronto le varie opzioni disponibili sul mercato, in modo da scegliere quella più conveniente o quella più adatta alle proprie esigenze. A questo proposito, è possibile consultare questo elenco presente su Chescelta.it, che passa in rassegna tutte le migliori proposte del momento.

Durante il lockdown e nei periodi di restrizione, per le famiglie è stato sicuramente più semplice mettere i soldi da parte: già l’anno scorso, infatti, al termine delle sue indagini Banca d’Italia aveva dichiarato che la propensione al risparmio degli italiani era più che raddoppiata. Curiosità: durante lo stesso arco di tempo c’è stato un aumento della liquidità nei conti correnti, ma anche degli investimenti in strumenti di protezione (assicurazioni) ed in quelli più rischiosi (azioni).

Il post covid delle imprese: tanta liquidità aggiuntiva

Il discorso fatto per i privati è valido in gran parte anche per le imprese: sono proprio le aziende che, costrette dalla pandemia a bloccare i loro investimenti, hanno accumulato tanta liquidità nelle loro casse e sui loro conti business. Su chescelta.it, portale di comparazione online, i professionisti e le imprese possono confrontare tutte le migliori soluzioni di risparmio ed investimento disponibili per le loro attività.

Le banche ed i nuovi istituti online hanno predisposto una serie di proposte sempre più dettagliate e personalizzate per fornire la soluzione adatta ad ogni necessità. Ci sono carte e conti dedicate ai freelance e conti business disponibili in varie formule per adeguarsi al

meglio alle peculiarità dell’impresa. Come sempre, per poter scegliere le opzioni migliori è necessario informarsi e fare un confronto: gli approfondimenti e le classifiche pubblicate su Che Scelta sono dei preziosi alleati.

Il cambio delle priorità nei risparmi e negli investimenti

Gli italiani in realtà sono da sempre un popolo di risparmiatori: la pandemia, di fatto, ha solo dato una forte spinta a quella che era già una nostra caratteristica. Secondo gli esperti l’eccesso di risparmio è destinato a ridursi gradualmente con la ripresa globale, però è difficile che nel post covid si possa tornare ai livelli precedenti alla pandemia. Bisogna considerare anche quelle che sono diventate le nuove priorità per il popolo anche a livello di investimento.

La ricerca sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani elaborata da Intesa Sanpaolo e il Centro Einaudi mostra come solo il 36% dei risparmiatori si senta già pronto a riprendere i consumi e gli investimenti che sono rimasti bloccati in questo periodo. Il restante 64% (composto per lo più da persone di età matura) rimane più cauta e non è un caso che ci sia una maggiore attenzione nei confronti dei rischi e delle relative assicurazioni.

Photo by Sasun Bughdaryan on Unsplash

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