L’orrore della guerra nella storia di Polina

L’orrore della guerra nella storia di Polina

Si trovava in macchina con i suoi genitori e due fratelli, nelle strade di un sobborgo a nord-ovest di Kiev, la direzione da cui arrivano i carri armati di Mosca. Polina, che frequentava l’ultimo anno delle elementari, si è ritrovata in mezzo a un blitz dei sabotatori russi. I soldati hanno iniziato a sparare contro il loro obiettivo, lei è finita nella traiettoria dei proiettili ed è morta a dieci anni. La sorella si trova in terapia intensiva, il fratello in un ospedale pediatrico.

Gino Strada diceva che l’unica cosa certa nelle guerre è che il 90% delle vittime sia costituito da civili indifesi.

Di fronte a storie come quella di Polina e di tutte le vittime innocenti di questa e di altre guerre ingiuste non esistono parole, non esistono ragioni, non esistono giustificazioni.
La guerra è orrore, sempre. La guerra è sbagliata, sempre. La guerra produce dolore e morte, sempre.

Polina aveva dieci anni, e nessuna colpa.

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