Riapertura SP1 Locri – Gerace. Il comitato: “Problema risolto, ma altri tratti rimangono ancora ad alto rischio”

Riapertura SP1 Locri – Gerace. Il comitato: “Problema risolto, ma altri tratti rimangono ancora ad alto rischio”

Eh sì…finalmente, sabato 25 giugno, dopo quasi sei anni dalle piogge torrenziali che hanno provocato smottamenti e cedimenti del tratto stradale Locri-Gerace e dopo più di 5 anni dal primo finanziamento per la risistemazione dell’importante via di collegamento, la SP1, in località Puzzello, è stata riaperta e riconsegnata ai cittadini, soprattutto a quelli Geracesi, nonché agli studenti delle scuole superiori costretti per anni a muoversi su una strada dissestata e pericolosa per raggiungere i luoghi di lavoro o gli istituti scolastici dislocati sul litorale.

Per non parlare poi delle attività locali legate al turismo, che sono rimaste tagliate fuori dal circuito, sebbene il borgo sia considerato tra i più belli d’Italia.

​Nel corso delle “celebrazioni” il nostro comitato, nato spontaneamente nell’estate del 2019 grazie ad una petizione che ha raccolto di più di 1500 firme in poco più di una settimana e che era stato preceduto nel mese di aprile dello stesso anno da un altrettanto spontaneo flashmob, è stato volutamente ignorato.  

Eppure, il comitato, che fin dalla sua prima formazione si è autodefinito apartitico, ha visto tra i firmatari della petizione anche il sindaco della città, dott. Giuseppe Pezzimenti ed il rappresentante principale della minoranza, Giuseppe Varacalli, a testimoniare, appunto, l’equidistanza dalla vita politica geracese, nonché il fatto che anche gli esponenti del governo della cosa pubblica diventavano semplici cittadini e, come tali, si univano alla voce degli abitanti. 

Non vogliamo dilungarci in cronistorie del nostro operato, ma è bene ricordare che subito dopo l’invio delle firme alla prefettura di Reggio Calabria, tre rappresentanti di detto comitato sono stati convocati dal Prefetto di Reggio, dott. Massimo Mariani,ricevuti dalla Vice Prefetto, dott.ssa Surace, che ha ascoltato le ragioni della decisione di organizzare una petizione popolare e, quindi, ci ha invitati a partecipare a tutti i tavoli tecnici presso la Prefettura di Reggio Calabria per la discussione della situazione in cui versava la SP1, con i comuni di Gerace e Locri, i tecnici della Città Metropolitana e delGenio Civile. 

Da questi incontri sono nati confronti con tutti gli attori coinvolti, comunicati stampa, interviste e partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive. Fitta anche la corrispondenza con i tecnici della Città Metropolitana: con l’ingegner Benestare prima e l’ingegner Stracuzzi dopo, i quali si sono dimostrati disponibili al confronto e hanno puntualmente fornito tutte le informazioni da noi richieste e che, quindi, non possiamo che ringraziare. 

Riconosciamo quindi l’operatività degli uffici tecnici della Città Metropolitana che, dopo circa 4 anni di incomprensibili intoppi burocratici, è riuscita finalmente a mandare a gara l’appalto e, pur con le difficoltà e i ritardi determinati dall’emergenza bellica, che sta mettendo a repentaglio ogni settore della vita economica di questo paese, a portare a termine l’opera.

Ciò detto, e molto altro tralasciato…, ci chiediamo se davvero un comitato spontaneo, che parte dal basso (anche se le 1500 firme non sono certo tutte di Geracesi, sono pur sempre espressione di un popolo stanco della mancanza di risposte dal mondo politico che lo rappresenta), possa essere ignorato nel momento in cui una parte del problema per il quale ci si è battuti, viene risolto. Se una petizione popolare vede tra i suoi firmatari i principali personaggi politici della città, ciò vuol dire che qualcosa a livelli più alti non stava funzionando. Non vogliamo certo rovinare una giornata di festa per la riconsegna della strada ai cittadini, motivo ovviamente di gioia anche per noi, ma ci preme ricordare che, in questo ultimo periodo, la politica non ha fatto altro che il proprio dovere, che è quello di essere al servizio dei cittadini che rappresenta.

Pertanto, accogliamo con piacere che questo sia successo ora a livello locale (anche se sappiamo perfettamente che le due amministrazioni comunali di Gerace e Locri hanno sempre lavorato per risolvere il problema) e soprattutto a livello di Città Metropolitana. Ma perché ciò avvenisse era veramente necessaria una petizione popolare? Era necessario che arrivasse, poi, in seno al Consiglio della Città Metropolitana il consigliere geracese Rudi Lizzi? O forse Gerace, centro sicuramente tra i più importanti dell’intera Regione, non meritava già la giusta attenzione da parte degli amministratori provinciali? Ricordiamo che il primo finanziamento per il ripristino della SP1, risalente a maggio 2017, era di 1.200.000 €, ma la trascuratezza e l’indifferenza verso un problema che si stava aggravando ha fatto sì che tale somma non fosse più sufficiente per ripristinare l’intera via di comunicazione, che come ampiamente documentato anche fotograficamente da continue nostre segnalazioni, ha subito ulteriori danni.

Oggi, con quella somma si è potuto intervenire solo su due punti, Puzzello, appunto, e Badea. Questo problema è dunque risolto, ma altri tratti rimangono ancora ad alto rischio, primo fra tutti quello della Barbàra, come anche ricordato dal vicesindaco Lizzi, pertanto il comitato non smetterà mai di vigilare, denunciare, collaborare, come ha sempre fatto in questi tre anni dalla sua costituzione.

Sommessamente, quindi, a chi sminuisce o, addirittura, non attribuisce alcun ruolo al comitato, si rappresenta che quando i cittadini sentono la necessità e l’urgenza di insorgere tramite forme associative diverse e altre da quelle di cui dovrebbero farsi portavoce i loro rappresentanti eletti, ebbene, ciò vuol dire che la politica, da sola, non riesce ad ottenere risultati.

Quindi un grazie ce lo diciamo da soli, un grazie che rappresenta 1500 firme, perché i governanti del territorio hanno soltanto fatto il loro dovere, nell’ambito dell’espletamento del mandato conferito dai cittadini con l’espressione del voto. 

I PROMOTORI DEL COMITATO

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