Caulonia: il consiglio comunale dei ringraziamenti e della commozione. Per la politica confidiamo nel prossimo
A questo link si può guardare il video integrale del consiglio comunale di Caulonia dell’1 luglio 2022: https://www.facebook.com/ciavula
Ieri in una piazza Seggio affollata (e anche molto calda) si è tenuto il primo consiglio comunale dopo le elezioni del 12 giugno.
La banda ha suonato l’inno nazionale e poi il Sindaco Francesco Cagliuso ha letto i nomi dei consiglieri eletti, tra gli applausi dei presenti.
Il sindaco ha anche rivolto un saluto ai consiglieri regionali Cirillo e Crinò chiamandoli “onorevoli”, forse augurandogli implicitamente di diventare parlamentari, visto che il titolo di “onorevole” non si utilizza per i consiglieri regionali.
“Amo anche le pietre di questo paese – ha detto Cagliuso – Parto dal nulla, figlio di contadini. Se ce l’ho fatta io, ce la possono fare tutti”
Ha voluto ringraziare i candidati della lista “Caulonia riparte” che non sono stati eletti: “Sarà mio impegno continuare a coinvolgerli. La stessa cosa faremo con la minoranza”. Ha poi ringraziato Rocco Femia che “pur non avendo ruoli si sta spendendo per il paese e per la bandiera blu. E’ questo che serve. Dobbiamo essere un paese coeso e non diviso”.
Commosso il suo ringraziamento alla famiglia.
Il sindaco ha poi proposto, come previsto, di eleggere Presidente del Consiglio Frajia, di Dipende da noi. Il consigliere Luana Franco ha preso la parola ed ha denunciato che sulla scelta del Presidente del consiglio “non c’è stata alcuna condivisione, non ne abbiamo potuto discutere. Noi avevamo deciso che se avessimo vinto le elezioni la Presidenza sarebbe andata alla minoranza”.
“Parlate di coinvolgimento ma non ci avete coinvolti. Noi proponiamo – ha proseguito Franco – di eleggere Presidente Cricelli, il consigliere più giovane dell’assemblea. Ci attendevamo anche un invito all’incontro con gli stabilimenti balneari in merito alla bandiera blu. Non abbiamo ricevuto nessun invito nemmeno per l’inaugurazione del centro affidi. Ma essendo responsabili siamo venuti lo stesso”.
Non si è fatta attendere la risposta di Cagliuso: “Per me la campagna elettorale è finita, ora ci sono da affrontare i problemi del paese. Chiedo al consigliere Franco: perchè 5 anni fa, quando io ero minoranza pur avendo ottenuto il 49,8% dei voti, nessuno mi ha proposto la Presidenza del Consiglio? Noto qualcosa di vecchio in queste prime uscite della minoranza. L’organizzazione dell’inaugurazione del centro affidi l’ha curata l’ex consigliere comunale Cannizzaro e non noi”.
Si passa al voto e Frajia viene eletto Presidente del consiglio coi soli voti della maggioranza.
Poi si sono visti brevi attimi di spaesamento nella maggioranza quando Luana Franco ha rifiutato, a nome della minoranza, la vicepresidenza del consiglio. Dopo un breve consulto Cagliuso ha quindi proposto di affidare la vicepresidenza ad Agnese Panetta.
Nel discorso di esordio Fraja ha parlato già di un consiglio “scoppiettante. Nel mio ruolo – ha affermato – tutelerò tutti. Spero si eviterà di trasformare il consiglio comunale in un ring. Bisogna essere propositivi e non polemici”.
Poi tutti in piedi per il giuramento del sindaco che a seguire ha comunicato i componenti della giunta comunale.
“Non sono riuscito a nominare un assessore esterno – ha detto Cagliuso – ma non abbiamo perso tempo, abbiamo ragionato su cos’era meglio. Maria Campisi non ha un ruolo esecutivo pur essendo la più votata. Lei mi ha compreso, se ho sbagliato chiedo scusa ma l’ho fatto in buona fede”. Ha poi speso alcune parole per ogni assessore: “Lancia ci aiuterà ad uscire dal pantano del bilancio. Commisso è uno stakanovista. Ierace è sempre sul campo. Caraffa è all’esordio, una tipa tosta che dà un supporto non indifferente”.
Si è passati poi alla costituzione dei gruppi consiliari e qui le illusioni di unità che l’Officina delle Idee coltivava fino a pochi minuti prima sono state infrante da Maria Campisi: “Io sarò la capogruppo di un gruppo autonomo indipendente dal nome Dipende da noi”. Del gruppo fa parte anche Frajia. “Il mio elettorato si sente se non tradito – ha proseguito la più votata – almeno deluso dalle scelte del sindaco sulla giunta”. E su queste parole sono scrosciati applausi.
Il resto della maggioranza farà parte del gruppo “Caulonia Riparte” con Panetta capogruppo.
Per la minoranza si è costituito invece il gruppo Rinnoviamo Caulonia con Luana Franco capogruppo.
Poi il microfono è passato di mano in mano per un giro di ringraziamenti da parte di tutti i consiglieri.
Ha iniziato Sorgiovanni: “Ci avete votato per risolvere i problemi e non per le sedie”. Sono seguiti i ringraziamenti di Panetta e di Campisi. E’ toccato poi ad Antonella Caraffa: “Se ci sono state incomprensioni sono dovute a difetti di comunicazione. Fino a stanotte ho lavorato per la bandiera blu. Fin da subito abbiamo lavorato duramente, perchè c’erano procedure da completare. Spero che l’opposizione faccia da pungolo ma in maniera positiva”.
E’ poi stata la volta di Antonella Ierace: “Possiamo dare una svolta a Caulonia. Confido nella collaborazione di tutti”.
Commisso ha ringraziato Cannizzaro e Femia e avvisato che “saremo sempre nelle piazze a parlare coi cittadini per informarli. I problemi si risolvono insieme”.
Un Andrea Lancia mai così emozionato ha voluto ringraziare Domenico Campisi ed Elisabetta Cannizzaro per “avere agevolato il passaggo di consegne”.
“Si sta aprendo un altro capitolo per il paese”, ha annunciato, per poi rivolgersi al sindaco: “Franco, sii forte, sii giusto, sii il nostro faro. Ti auguro di poter guardare negli occhi, sempre, tutti i cittadini come prima hai guardato la tua famiglia”.
Il microfono è poi andato ai consiglieri di minoranza: Marziano (“Farò un’opposizione costruttiva ma attenta e vigile”) e Cavallo (“Farò una buona politica di controllo per il bene del paese”).
E’ stata Luana Franco a spezzare il giro melenso dei ringraziamenti per polemizzare con la maggioranza, in particolare con Caraffa e Lancia: “Chiedo alla maggioranza onestà intellettuale. Non abbiamo lasciato niente a metà. Avrei fatto volentieri un passaggio di consegne se qualcuno mi avesse coinvolto”. E poi una bordata alle divisioni nella maggioranza: “Non può passare inosservata la costituzione di un gruppo autonomo nell’amministrazione. La famosa coalizione fa già acqua”.
Poi i consiglieri hanno votato per eleggere le commissioni.
In conclusione possiamo dire che è stato il consiglio dei ringraziamenti (davvero troppi, hanno occupato probabilmente la metà della durata del consiglio), della commozione (comprensibile) e delle polemiche.
Nessun intervento programmatico, nessuna proposta politica, nessuna indicazione su quello che gli assessori intendono fare nei loro ruoli.
Il grande assente non era tanto il consigliere regionale Cirillo, più volte nominato vanamente, quanto la politica.
Invece di una noiosa sfilza di ringraziamenti ci attendevamo dai neo nominati assessori degli interventi programmatici, ma evidentemente si è voluto intendere il primo consiglio come la prosecuzione della festa per la vittoria di “Caulonia riparte”, piuttosto che come l’avvio dei lavori della nuova amministrazione. Solo Ierace ha fatto qualche riferimento sull’importanza delle politiche sociali nella nostra comunità. Per il resto i soliti vuoti richiami all’inflazionato “bene del paese”, che però non si capisce mai in cosa si traduca concretamente.
Speriamo nel prossimo consiglio.