Antonella Caraffa: in ricordo di Marco Niutta

Antonella Caraffa: in ricordo di Marco Niutta

Pubblichiamo integralmente il discorso fatto ieri dall’assessore Caraffa durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Marco Niutta:

Marco Niutta ERA…
per parlare di Marco dobbiamo forzatamente utilizzare il tempo passato.
“Forzatamente”, come forzatamente lui è stato strappato alla vita, alla sua giovane vita.

Marco era un ragazzo brillante, era figlio, amico, conoscente di molti di noi;
era un medico, per diventarlo gli sarebbe mancata semplicemente la discussione della tesi, una FORMALITÀ che purtroppo si è scontrata con una crudele FATALITÀ che gli ha negato la vita in una calda giornata di luglio.

Durante l’estate di sette anni fa, anziché ammirare i colori dell’orizzonte e le mille sfumature di blu del nostro mare, noi, il popolo di Caulonia, accompagnavamo Marco nel suo ultimo viaggio terreno. E lo accompagnavamo con il dolore e la consapevolezza di una luce che si era apparentemente spenta ma che ha continuato a brillare e ad essere un punto di riferimento per molti.
Marco sarà “cittadino illustre” di Caulonia.
”Illustre” sì, perché grazie alla sua dedizione, ai suoi valori e alla sua tenacia ha dato lustro a sé stesso e all’intera comunità cauloniese che lo annovera come figlio di questa terra.

Il suo nome risuona lontano, la Sapienza di Roma gli ha dedicato un’aula ed ha anche pubblicato la sua tesi.
Marco si era concentrato sullo studio di un innovativo metodo di intervento sul quarto nervo cranico e le sue ricerche sono state apprezzate tanto da indurre la prestigiosa rivista Neurosurgical Review a menzionarle.

Egli non era, però, solo un brillante medico e un grande studioso, Marco era prima di tutto un ragazzo innamorato delle sue origini e del suo mare: era un sub professionista, istruttore di apnea academy, quello dei record in immersione, quello della traversata dello Stretto.
Era un ragazzo da “restanza”, per citare un concetto antropologico, più che di partenza, un ragazzo tenace e coraggioso, più che uno che voleva scappare e non tornare, un ragazzo che credeva nella sua Terra più che limitarsi semplicemente ad evidenziare le criticità di quella stessa Terra.

Ecco perché Marco merita il riconoscimento di “CITTADINO ILLUSTRE”.

Lo merita perché ha illuminato la vita di tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di quelle che dai nostri racconti lo conoscono e lo conosceranno.
Lo merita per il suo senso del dovere, per il suo essere buono, per la sua dedizione e la sua gentilezza, dimostrata sempre e in ogni circostanza anche quando aiutò un anziano signore a recuperare la sua protesi dentaria caduta in mare.

Marco sarà “CITTADINO ILLUSTRE” perché è figlio di questa Terra che con opere e con dedizione ha contribuito ad illuminare.

A te Marco e a quella luce che ancora oggi sprigiona il tuo ricordo.

Che le onde del mare possano cullare il tuo animo Che la luce della tua presenza possa illuminare ogni nostro giorno

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