Il vizio del silenzio: il primo romanzo della maltese Clare Azzopardi, un’autrice da tenere d’occhio

Il vizio del silenzio: il primo romanzo della maltese Clare Azzopardi, un’autrice da tenere d’occhio

Un caro amico maltese, ma che non vedo da anni, mi scrive attraverso i social per chiedermi l’indirizzo di casa. Dopo qualche giorno mi arriva un pacchetto contenente un libro di quasi 300 pagine ma di piccolissimo formato, opera di un’autrice maltese, Clare Azzopardi e tradotto da Virginia Monteforte per le edizioni Mesogea.

Per il sottoscritto non c’è regalo più gradito di un libro. In questo caso mi ha fatto compagnia per alcuni giorni sotto l’ombrellone, in giornate terribilmente calde.

Azzopardi, già autrice di racconti (in particolare per bambini) si è cimentata con quest’opera nel suo primo romanzo, dal titolo italiano “Il vizio del silenzio”.

Una cosa che mi ha sempre stupito e sorpreso di Malta, quando si arriva in volo, è vedere il biancore dell’isola colpita dal sole. Tutta quella luminosità ti torna negli occhi quasi accecandoti. E non può che essere bianco il muro della casa raffigurato in copertina. Un’immagine che non poteva essere più azzeccata vista la storia narrata da Azzopardi.

Ho attraversato diverse fasi durante la lettura di questo libro.

Anche se da subito ne ho apprezzato la fluidità dello stile e la scorrevolezza, all’inizio ho vissuto il disorientamento offerto da un puzzle con troppi pezzi che non puoi comporre. Una sensazione che detesto.

La seconda fase, quando il quadro si comincia a fare più chiaro è quella della stabilità. Cominci a capire e ti abitui alla modalità narrativa (piuttosto originale). La lettura acquista un andamento che si mantiene costante, come una vettura in viaggio su un’autostrada, attenta a conservare sempre la stessa velocità di crociera. E quando ti sei ormai assuefatto al ritmo ecco che arriva, buttato lì quasi a caso con studiata indifferenza, il colpo di scena che tenta di passare sotto traccia ma sconvolge tutto e fa finalmente luce sulla vicenda, travolgendo ogni certezza acquisita.

“Il vizio del silenzio” è un racconto familiare ma è anche un poliziesco e da quest’ultimo genere mutua l’abitudine di fare ordine su una tela confusa, seminando indizi che alla fine portano alla verità. Una verità ancora parziale, perchè arrivati al finale non tutto sarà limpido. Alcuni misteri resteranno tali e il lettore dovrà convivere col dubbio, senza poter godere di una risposta definitiva.

Sono felice che il mio amico maltese, Jean Paul, abbia pensato di regalarmi questo libro. Clare Azzopardi è sicuramente un’autrice da seguire.

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