Tony e Stefania coronano il loro sogno d’amore a Camini

Tony e Stefania coronano il loro sogno d’amore a Camini

Tony e Stefania hanno coronato il loro sogno d’amore e si sono sposati con rito civile, alla presenza del sindaco, Giuseppe Alfarano, degli operatori, dei beneficiari del progetto d’accoglienza e della comunità caminese.

A Camini, nel borgo dell’accoglienza, ancora una storia che dimostra come non esistano confini e steccati se si vive facendo dell’armonia tra i popoli il proprio habitat. Tony, ghanese, è arrivato a Camini il 31 dicembre del 2020, alla vigilia di capodanno, in piena pandemia, insieme al figlio, il piccolo Vito, che all’epoca aveva solo quattro anni, accolti nel progetto SAI (Sistema accoglienza integrazione) della Eurocoop Jungi Mundu. E proprio grazie al progetto di accoglienza, Tony e Stefania si sono conosciuti. Stefania è un’operatrice della Eurocoop, nata e cresciuta a Camini, e si occupa del laboratorio d’infanzia, che ha frequentato anche Vito. Tony ha appreso l’arte dei liutai e dimostra una particolare abilità nel costruire la lira calabrese. Le loro vite si sono incrociate e unite, fino al matrimonio, una cerimonia emozionante, conclusa con un festoso ricevimento.

«È il primo matrimonio misto a Camini e ci riempie di gioia – dice il presidente della Eurocoop Jungi Mundu, Rosario Zurzolo, testimone dello sposo –. È il segno tangibile di una visione del mondo che si fa sempre più concreta e solida, che ci rende felici di quanto fatto sin qui e ci dà energie per continuare. Ci siamo subito affezionati a Tony e Vito, la dedizione assoluta di questo padre al suo bambino ci ha colpito sin dal primo momento. Amore infinito e attenzioni costanti da parte di questo padre, giovane e solo. Ora accanto a lui c’è Stefania, con la sua dolcezza. Da parte nostra tutto l’aiuto e la disponibilità per affiancare questa coppia nel suo percorso e auguri di tantissima felicità, che l’amore possa essere sempre il faro del loro cammino».

Ufficio stampa

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