Rosarno: tutto pronto per la prima edizione di “Fuori dal ghetto”

Rosarno: tutto pronto per la prima edizione di “Fuori dal ghetto”

Notizia tratta da: comune-info

Tutto pronto per la prima edizione del “Rosarno Film Festival – Fuori dal ghetto” (14-16 ottobre), dedicato ai temi della dignità, dei lavoratori braccianti e del territorio della Piana di Gioia Tauro. “Un festival-laboratorio – spiega Francesco Piobbichi, operatore di Mediterranean Hope, programma migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, una delle realtà promotrici della rassegna – che parla di riscatto e vuole dimostrare che è possibile costruire pratiche di solidarietà e filiere senza sfruttamento. Non a caso, uno dei soggetti coinvolti nella organizzazione dell’evento, insieme a Mediterranean Hope e alla Rete delle Comunità Solidali, è l’associazione Sos Rosarno che, con la cooperativa Mani e terra è impegnata da quasi un decennio nella promozione di prodotti senza sfruttamento nel territorio della Piana di Gioia Tauro”. 

E sarà proprio Sos Rosarno ad omaggiare con una cassa di prodotti bio ed etici, coltivati cioè senza sfruttamento, il vincitore o la vincitrice della rassegna. “Rosarno Film Festival è un piccolo strumento per dare voce a chi non ce l’ha – , dice Giuseppe Pugliese, uno dei fondatori di Sos Rosarno -, per rendere protagonista chi nei fatti è parte integrante di questo territorio, del suo tessuto sociale, economico e produttivo, nonostante le aberrazioni delle filiere agricole e dei meccanismi infernali del cosiddetto libero mercato. È un tentativo di dare dignità ai lavoratori stranieri e a un territorio in difficoltà, con i suoi abitanti e i suoi piccoli produttori, anch’essi stritolati dai padroni del cibo, quindi delle nostre vite. È un modo per invitare le persone, da qualsiasi latitudine del mondo arrivino, a parlarsi, a creare comunità in un contesto dove per vari motivi tutto diventa più complicato”.

Numerosi i cortometraggi che sono stati inviati per partecipare al concorso. Tra questi, ne sono selezionati per il concorso una decina. Elemento caratterizzante della rassegna è la giuria del festival, che sarà composta da lavoratori braccianti.

Dopo la proiezione dei corti, che si svolgeranno il 14 e 15 ottobre nell’auditorium di Rosarno (venerdi 14 con i primi quattro documentari Fuori Concorso e sabato 15 con dieci documentari in concorso) domenica 16 ottobre, alle 18,30, presso la tendopoli di San Ferdinando si terrà un incontro con Blandine Sankara, sorella del leader burkinabè Thomas Sankara: Blandine è da molti anni impegnata sul tema dell’indipendenza alimentare.

Tra i primi che hanno sostenuto e appoggiato l’iniziativa, anche due registi come Ken Loach, che ha inviato un messaggio al festival, e Andrea Segre, che ha recentemente visitato l’ostello sociale di Rosarno e registrato un video di supporto alla rassegna (così come Peppino Mazzotta e Moni Ovadia). E altri video stanno per arrivare… Qui il programma dettagliato delle proiezioni e della rassegna.  

La rete associativa che sostiene il Rosarno Film Festival è composta da Mediterranean Hope – Programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Rete delle Comunità Solidali, Sos Rosarno, RiVolti ai Balcani, Comune-info/Benvenuti Ovunque, Altreconomia, FuoriMercato – autogestione in movimento, Sea Watch, ResQ, Confronti, Cinema Metropolis Umbertide, Cinema postmodernissimo Perugia, Equosud, Acmos.

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