Ai migranti che hanno perso la vita innanzi alle coste calabresi

Ai migranti che hanno perso la vita innanzi alle coste calabresi

Erano “clandestini”, come a tanti piace urlare.
Erano “carico residuale”, come il nostro Ministro è avvezzo dichiarare.

Erano uomini e donne come noi, che chiedevano al mare di condurli verso un futuro in cui fosse lecito sognare.

Erano bambini, come anche noi siamo stati: senza colpe, solo meno fortunati.

Oggi ne piangiamo la sorte, ma è il mondo iniquo che abbiamo creato ad averne causato la morte.

Domani torneremo a essere indifferenti,
Riposate in Pace creature innocenti.

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