LabAOR, alla Casa delle Erbe della Locride un innovativo laboratorio sull’agricoltura organica e rigenerativa

LabAOR, alla Casa delle Erbe della Locride un innovativo laboratorio sull’agricoltura organica e rigenerativa

Si è svolto la scorsa settimana alla Casa delle Erbe della Locride, ad Antonimina (RC), LabAOR 2023, laboratorio di agricoltura organica e rigenerativa, un viaggio per apprendere un’agricoltura di qualità che valorizzi la vita del suolo e il lavoro di giardinieri e agricoltori che, maggiormente in questo tempo incerto, necessita di sapienza reale e conoscenza e degli strumenti essenziali per poter compiere una piccola rivoluzione, a partire dalle terre e dai territori. 

Voluto e organizzato da Marò d’Agostino, “custo-dea” della Casa delle Erbe, l’innovativo laboratorio, che pure attinge ad una sapienza antica che in gran parte era patrimonio anche della civiltà contadina meridionale, è stato guidato da Vincenzo Rubino, esperto di agricoltura rigenerativa e coach di aziende agricole all’avanguardia; ha visto la partecipazione, attenta e appassionata, di persone provenienti da diversi luoghi dalla Calabria e: «Un modo diverso di incontrarsi su argomenti che ci toccano da vicino per tracciare delle prospettive differenti, di dialogo con la terra e con la sua ricchezza, e di sostentamento anche considerando i cambiamenti futuri, alcuni già in atto, nell’approvvigionamento delle risorse» spiega Marò d’Agostino.

Com’è composto un suolo, come si rigenera, tecniche di produzione compost, termofilico-bokashi (sud americano), bokashi (orientale), come gestire la pacciamatura, l’uso di energie sottili in agricoltura (spirali, anelli di Lacoski), questi i principali temi trattati nella due giorni laboratoriale. 
I presenti si sono sporcati le mani con la terra di cui hanno imparato a riconoscere la qualità e i segreti, hanno partecipato alla costruzione diretta dei più efficaci tipi di compostiere. Un’esperienza totale di apprendimento sull’impiego organico degli scarti e sulla generazione di microrganismi necessari a potenziare la vitalità del suolo. Un’occasione per scambiarsi idee e riflessioni, e gettare le basi per modalità di relazionarsi più solidali e attente ai beni comuni e connesse al mondo naturale.

(Foto di G. Noto)

Mariateresa D’Agostio

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